
Missione compiuta: Amedeo Mangone ha ereditato una Castellanzese in difficoltà ed è riuscito a risollevarla trascinandola fino ad una bellissima salvezza diretta conquistata a Desenzano. Non sarà però lui il tecnico che guiderà i neroverdi per il settimo anno consecutivo in Serie D visto che in giornata è arrivata l’ufficialità del divorzio, decisione presa dalla società malgrado gli ottimi risultati ottenuti sul campo.
“La scelta fatta è stata difficile, soprattutto a fronte dei risultati ottenuti nelle ultime nove partite, che hanno permesso di centrare la salvezza senza dover ricorrere alla disputa dei playout” ha infatti dichiarato il presidente Alberto Affetti attraverso i canali ufficiali neroverdi. Nove partite, diciassette punti ottenuti in quattro vittorie (di cui tre esterne) e cinque pareggi, con sedici gol realizzati e dieci subiti, numeri che hanno portato la squadra a chiudere la stagione al tredicesimo posto, rappresentano il bilancio di Amedeo Mangone alla guida della Castellanzese.
“La società ha fatto le proprie ponderate valutazioni e, nonostante sia stato difficile, ha optato per la non prosecuzione del rapporto – ha concluso Affetti –. Ringrazio sia Amedeo sia Mattia Mangone per il massimo impegno, la disponibilità e la professionalità messe in campo”. Chi ne raccoglierà l’eredità? Tra i candidati sembrerebbe esserci Alessandro Lorenzi, varesino doc reduce da un’amarissima retrocessione in Eccellenza con il Magenta, ma non sono da escludere altri profili. Di certo, dopo le valutazioni delle ultime settimane, la Castellanzese ha intrapreso una strada precisa ed è lecito aspettarsi ufficialità nel breve periodo.
Redazione