
Come anticipato la scorsa settimana, l’HCMV Varese Hockey ha ufficializzato l’addio di Mikael Kuronen. Quello dell’attaccante finlandese classe ’92 è il quinto saluto dal termine della stagione, che fa seguito al ritiro di Edoardo Raimondi e alle partenze del portiere Artur Ohandzhanyan, del difensore Valeri Raskin e dell’attaccante Marco Franchini; a livello teorico dovrebbe chiudersi qui il capitolo del mercato in uscita, anche se resta da monitorare la questione Rocco Perla. Lecito, pertanto, aspettarsi a breve gli annunci delle prime conferme e degli innesti per allestire il roster della prossima stagione.
Nel frattempo, la parentesi Kuronen si è chiusa dopo un anno. Il feeling tra l’attaccante e la tifoseria non è mai del tutto sbocciato: le qualità del finlandese sono indubbie ma, come già ribadito, si tratta di un giocatore che non ha certo nella finalizzazione il suo punto di forza. Kuronen è più un rifinitore, un attaccante che si sacrifica facendo tanto lavoro sporco per consentire ai compagni di segnare e con un goleador di razza al suo fianco avrebbe senz’altro potuto dare molto di più. Qualora la Federazione avesse aperto all’ipotesi del terzo straniero sarebbe stato molto probabilmente riconfermato insieme a Makinen; solo il difensore, però, resterà a Varese. A Kuronen va comunque il saluto e il ringraziamento della società per l’apporto dato nella stagione appena conclusa.
Come già ribadito, pertanto, la dirigenza giallonera dovrebbe orientarsi verso un profilo diverso da quello di Kuronen: un giocatore alla Drolet (per intenderci), uno capace di segnare gol pesanti nei momenti che contano. Difficilmente il canadese tornerà a Varese, ma l’identikit del prossimo straniero offensivo di Varese dovrebbe essere questo e lo sguardo della dirigenza potrebbe rivolgersi proprio Oltreoceano (magari su suggerimento di coach Devèze) visto che l’asse Italia-Canada ha quasi sempre portato bene ai Mastini.