Una gara che non ammette passi falsi. Un unico risultato a disposizione. Un sogno (quello del salto di categoria) desiderato troppo ardentemente per non tentare l’impossibile. Che il cammino dei playoff sia tortuoso è semplicemente un dato di fatto. Che la Serie D possa trovarsi a soli 270 interminabili minuti è un sogno che molti a Caronno Pertusella staranno speranzosamente accarezzando. Per renderlo reale, il primo passo da compiere può essere solo una vittoria.

Il conto alla rovescia è quasi terminato per la semifinale di ritorno degli spareggi nazionali di Eccellenza. A partire dalle ore 16:00 di domani (domenica 1 giugno), allo stadio “Verino Zanutto” di San Donà di Piave, Caronnese e Sandonà si contenderanno un posto nelle finali dell’8 e 15 giugno, contro la vincente della doppia sfida tra Leon e Tamai.

Si parte dal 2-1 conquistato dai veneti la scorsa domenica, giocando oltre un tempo in dieci contro undici a seguito dell’espulsione di Soncin per un pugno sferrato nel mezzo di una baraonda che ha coinvolto i due organici. L’inferiorità numerica non aveva comunque condizionato più di tanto il gruppo di Siciliano, capace di trovare il gol di raddoppio e di gestire discretamente bene il vantaggio, salvo poi farsi avvicinare da Doumbia a metà della ripresa. Una rete, quella del classe 1990, che ha reso un po’ meno impervia la salita che ora si prospetta alla sua squadra.

Cosa serve alla Caronnese per passare il turno?

Solo ed esclusivamente vincere.
In caso di vittoria con più di un gol di scarto, la Caronnese si qualificherebbe direttamente alla finale.
In caso di vittoria con un solo gol di scarto, si disputerebbero i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore.
In caso di pareggio o sconfitta, il posto in finale sarà del Sandonà.

Silvia Alabardi

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