
39 chilometri. Risultato leggermente al di sotto delle aspettative, ma poco importa: Daniele Riccardo e Graziano Gallusi (53enne non vedente di Luzzara)hanno portato a termine l’ennesima impresa della propria carriera fissando il primato dell’ora nella splendida cornice del Velodromo Vigorelli di Milano. Venerdì 6 giugno alle ore 20.00 è partito il primo dei 98 giri che il tandem ha compiuto sulla pista non olimpica meneghina, pedalata dopo pedalata, una goccia di sudore alla volta, mettendo sui pedali ogni briciola di energia.
“Il record dell’ora mondiale era impensabile su una pista genere, non olimpica e aperta, ma è stata un’esperienza bellissima che abbiamo avuto modo di condividere con tantissimi amici arrivati per sostenerci – commenta Daniele Riccardo –. Per fortuna non ha piovuto e il tempo era bello, anche se all’interno del Vigorelli girava un filo d’aria di troppo che ci ha inevitabilmente rallentato parecchio. Al di là di questo, eventualità di cui eravamo ahinoi consapevoli, è andato tutto liscio”.

La giornata è stata un susseguirsi di emozioni. “Continuavo a guardare l’orologio – ci conferma il classe ’82 di Locate Varesino – scandendo la mia routine ora dopo ora. La tensione è rimasta finché sono andato a prendere Graziano in stazione: da lì non si sarebbe più tornati indietro. In pista, pochi minuti prima della ripartenza, mi sono chiuso nella mia bolla e per tutta la prova ho solo guardato i riferimenti che mi dava il meccanico. Graziano ha fatto lo stesso: solo quando mancavano cinque minuti ha detto qualche parola visto che aveva chiesto di avvisarlo quando mancavano cinque minuti”.
Una volta scesi dalla bici era più che altro la fatica il sentimento dominante, anche se non è certo mancata la soddisfazione per un grandissimo risultato. “Paragono questo sforzo a quello dell’Everesting, con la differenza che all’epoca l’abbiamo spalmato su oltre 25 ore attraversando attimi di distensione, mentre in questo caso sono rimasto in silenzio per un’ora dando tutto ciò che avevo. Non possiamo però che essere felici: abbiamo porato a casa anche quest’esperienza e, a ripensarci, è stata un’emozione completamente diversa rispetto a tutte le altre perché ricordo bene quel silenzio collettivo carico di concentrazione che ci ha accompagnati”.
Doveroso ribadire i ringraziamenti per l’ennesima impresa (Cafè Gelateria La Bicicletta di Emiliano Salvadè, Filippo Narsi di Simec, Alberto Prandoni di Vince Team per gli integratori e Uvex per i caschi) e… sguardo è già alla prossima avventura? “Qualcosa in cantiere c’è – ci anticipa Riccardo – ma al momento preferisco tenerlo per me: adesso ci godiamo il momento e ricarichiamo le pile. Poi torneremo in sella con ancora più determinazione”.
Matteo Carraro
Foto Alessandro Sibio