Dal 10 al 15 giugno, Astana, in Kazakhstan, ha ospitato i Mondiali Virtus di basket 3×3 per atleti con disabilità intellettiva. Quattro giovani talenti del Vharese — Omar Carobene, Vincenzo Virardi, Julio Tagliasacchi e Saliou Gassama — hanno vestito con grande determinazione la maglia azzurra, vivendo una settimana ricca di emozioni, sport e crescita personale. L’avventura è iniziata con una preparazione intensa tra la palestra di via XXV aprile e il CUS INSUBRIA sotto la guida dei coach nazionali Giuliano Bufacchi e Massimo Montesi. Il 12 giugno la Nazionale ha esordito contro i padroni di casa del Kazakistan, dando il via a una serie di partite che ha visto gli azzurri affrontare Polonia, Australia, Israele, Giappone, USA e Spagna. Sul parquet internazionale, i nostri quattro portacolori si sono distinti: Omar, Vincenzo, Julio e Saliou hanno affrontato con coraggio squadre di alto livello, senza mai arrendersi. La loro crescita è stata evidente partita dopo partita, in un torneo caratterizzato da una competizione intensa e di alto livello. Ad accompagnarli c’è stato un pubblico caloroso che ha reso unica l’esperienza. Applausi, slogan, selfie e autografi per ragazzi che non solo hanno disputato buone prestazioni, ma hanno saputo rappresentare con orgoglio lo spirito di squadra e il fair play.

Al termine della manifestazione, la Nazionale italiana si è classificata decima al mondo nella categoria II1 — un risultato che sottolinea il valore dell’esperienza vissuta e l’essenza stessa della competizione. Tornati a Varese, Omar Carobene, Vincenzo Virardi, Julio Tagliasacchi e Saliou Gassama portano con sé un bagaglio di amicizie internazionali, sfide vinte e insegnamenti preziosi. La loro trasferta ad Astana non è solo motivo di orgoglio per la società Vharese, ma dimostra come lo sport — e il basket 3×3 in particolare — sappia unire e includere. Per il Vharese della presidentessa Anna Sculli e per tutto l’entourage biancorosso, questi Mondiali rappresentano una tappa fondamentale non solo per i risultati raggiunti, ma per la passione messa in ogni gesto, dentro e fuori dal campo.

Le parole dei protagonisti iniziando da Omar Carobene:
“Giocare per l’Italia è stato un sogno che si è avverato, soprattutto dopo l’esperienza in Polonia tre anni fa quando un grave infortunio al piede mi costrinse a saltare quasi tutte le partite. Le partite qui erano durissime, ma il sostegno dei miei compagni del Vharese mi ha dato energia in campo”.
Tocca poi a Vincenzo Virardi esprimere le emozioni vissute:
“L’atmosfera ad Astana è stata unica. Ho imparato tanto, soprattutto a non mollare mai, fino all’ultimo secondo. Sono davvero orgoglioso di essere stato eletto capitano della Nazionale”.
Julio Tagliasacchi pone l’accento su quanto sia speciale l’azzurro della Nazionale:
“Entrare in campo con la maglia dell’Italia è stato come vivere un sogno a occhi aperti. Ogni partita è stata una sfida e un’occasione per crescere. Porterò per sempre con me le forti emozioni vissute: la tensione prima della palla a due, la carica dei compagni, la gioia dopo un canestro. Ad Astana ho capito che lo sport può davvero unire persone da tutto il mondo e abbattere ogni barriera”.
Infine, Saliou Gassama che evidenzia l’importanza e il fattore emozionale del tifo:
“Mi ha colpito il calore del pubblico: voci, cori, applausi… Ho sentito davvero cosa vuol dire rappresentare il nostro paese, dentro e fuori dal campo. Le partite erano di altissimo livello e abbiamo conosciuto tantissima gente che porteremo sempre nel cuore.”

Infine, le dichiarazioni dello staff del Vharese con Andrea Tavian, allenatore del Vharese, appunto, e membro dello staff della Nazionale 5vs5 II1, ha commentato:
“Sono estremamente orgoglioso di Omar, Vincenzo, Julio e Saliou: hanno dimostrato fin da subito grande attenzione alle indicazioni tattiche e, soprattutto, tanto carattere. Hanno affrontato un palcoscenico mondiale senza timori, con la voglia di dare sempre il massimo.
Tuttavia, questa esperienza ci fa riflettere: oggi in Italia questi ragazzi hanno poche possibilità di confrontarsi con continuità a livelli alti. Le occasioni di crescita tecnica sono ancora troppo rare. La speranza è che manifestazioni come i Mondiali Virtus accendano i riflettori su questo tema e spingano a investire di più, a livello regionale — Lombardia in primis — e nazionale. Se vogliamo colmare il divario con realtà internazionali più strutturate, dobbiamo offrire ai nostri atleti percorsi più completi, stimolanti e ambiziosi. Questi ragazzi ce lo dimostrano ogni giorno: l’asticella può e deve alzarsi. Un grazie speciale va anche alle realtà del territorio, come Buguggiate Basket, Travedona e Bisuschio, che hanno creduto concretamente nell’inclusione, aprendo le porte ai nostri ragazzi e permettendo loro di confrontarsi con atleti normodotati. È anche grazie a queste esperienze che sono cresciuti, tecnicamente e umanamente. Questa è la vera essenza dello sport: condividere, includere, migliorarsi insieme”.
A chiudere con semplicità e umanità, le parole di Alberto Galli, allenatore, dirigente e punto di riferimento del Vharese:
“Accompagnare questi ragazzi tra una palestra e l’altra, tra un allenamento e l’aeroporto, è stato faticoso, ma bellissimo. Vederli crescere giorno dopo giorno, anche fuori dal campo, è la parte più bella del nostro “lavoro”. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto e di portarlo avanti perchè dietro ogni canestro c’è un viaggio, dietro ogni convocazione mille sacrifici, e vederli ad Astana con quella maglia ripaga tutto. È un orgoglio per me e per il Vharese! I ragazzi hanno espresso quello che è lo spirito della società e io sono davvero felice”.
Con persone come Alberto e una comunità sportiva che crede nei veri valori dello sport, il futuro del basket inclusivo italiano — e varesino — è in buone mani. La strada è ancora lunga, ma questi Mondiali hanno segnato un passo deciso, umano e concreto verso un domani con meno barriere e più opportunità per tutti.

M.G.

Articolo precedenteVirtus Bologna regina d’Italia: Brescia ko 74-96 e diciassettesimo conquistato
Articolo successivoDevèze porta a Varese Raphael Bastille: ufficiale il nuovo attaccante dei Mastini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui