Non si placano le ire dei tifosi biancorossi, nonostante la conferenza stampa chiarificatrice di lunedì che ha visto un faccia a faccia schietto e sincero tra Montemurro e Milanese con la stampa. Una parte della tifoseria ha apprezzato, un’altra… un po’ meno. L’appello della società biancorossa è stato chiaro: “Sosteneteci fino ai 5o punti, siamo salvi, e poi…”. Il nostro dovere da cronisti è quello di riportare i fatti, di non trarre conclusioni, e allora riportiamo una lettera pubblicata oggi sul quotidiano locale La Prealpina, di un tifoso di Gallarate che sostiene “incondizionatamente” la truppa biancorossa e il Comunicato Ufficiale della Curva Nord apparso sul profilo facebook della tifoseria. Una sola conclusione permettetecela: come fai, comunque sbagli. Speriamo che ora tutti seguano l’appello della società: “Sosteneteci fino ai 5o punti, siamo salvi, e poi…”.

Ulisse Giacomino

Egregio direttore, sono un tifoso del Varese calcio presente in curva ospite allo stadio “Braglia” di Modena sabato scorso, 1 febbraio. Già profondamente deluso e rattristato dalla pessima prestazione della squadra ieri, domenica 2 febbraio, mi è toccato leggere a pagina 36 del suo quotidiano un breve articolo a commento della partita, dal titolo: “I tifosi lasciano la curva in anticipo”, che mi ha fatto ulteriormente arrabbiare. Innanzitutto il titolo non corrisponde alla realtà, perché sarebbe stato corretto scrivere: “Alcuni tifosi lasciano la curva in anticipo”. Il sottoscritto (come altri, anche del club Passione Biancorossa che è stato erroneamente scritto essere tutti usciti prima) non si è mai mosso dal suo posto, né l’ha mai pensato, e mai lo farà di uscire dallo stadio in anticipo per contestazione alla squadra o alla società. Certo la delusione era enorme e siamo stati una minoranza a restare fino al termine della partita, ed oltre, per salutare le maglie del Varese che uscivano dal campo più che i giocatori, in effetti autori di una prova imbarazzante e indegna della vera anima e del cuore biancorosso. Ma l’ insultare chi dovremmo sostenere e l’effettuare gesti eclatanti, come abbandonare la curva in anticipo, non fa parte del mio essere e, soprattutto, ottiene l’effetto opposto di deprimere e creare malumore in una situazione già di palese difficoltà. Non dico certo di applaudire dei calciatori che vengono a salutare, e magari anche a scusarsi, dopo aver offerto uno spettacolo indecente come quello di sabato, ma l’indifferenza o quattro parole non volgari dette con la giusta tonalità servono più di mille cori offensivi e critiche distruttive più che costruttive. A tal proposito mi dissocio completamente anche dai cori e dai canti che una parte, e sottolineo una parte, dei presenti in curva a Modena ha fatto contro allenatore e dirigenti, soci della società, di origini napoletane. Ovvio che ci siano stati ed abbiano fatto scalpore, ma sono stati intonati da un gruppo di tifosi, non si può generalizzare coinvolgendo tutti i tifosi presenti in curva ospite. Gautieri, è vero, deve ancora dimostrare di riuscire ad ottenere qualcosa di buono con l’ampia rosa che ha a disposizione ma, che sia di Napoli o di Bolzano, non fa alcuna differenza! I dirigenti Fabozzi e Vitiello, a mio parere, devono essere solo infinitamente ringraziati per il supporto economico che stanno elargendo alle casse del Varese, altro che insultati!….. E sono i soli a sostenere e ad offrire una mano concreta e tangibile al nostro presidente. Si vogliono solo varesini, bene, allora si riavvolga il nastro e si ripensi a quel che accadde nell’estate 2004 quando la gestione dei varesinissimi, ma incapaci, Turri portò al fallimento del nostro Varese calcio. Sabato prossimo sarò al mio posto nei distinti a sostenere e tifare la squadra, ci mancherebbe altro… adesso più di prima, ovvero chi sul campo rappresenta una maglia, una bandiera ed una realtà biancorossa non solo un gruppo di giocatori o dirigenti. Questi vanno e vengono, il Varese calcio deve esserci sempre, possibilmente “in salute”! Come giustamente dice il nostro pres. Laurenza, invece di allontanarsi e di criticare offendendo, è proprio questo il momento di restare tutti insieme uniti e compatti per superare le difficoltà e rialzarsi più forti di prima dopo una dolorosa caduta.
Grazie per l’attenzione. Distinti saluti.

Valerio Ramponi GALLARATE
(da La Prealpina 5 febbraio 2014) 

 

COMUNICATO CURVA NORD VARESE 98.
Dopo la “preparatissima” e “dettagliatissima” conferenza stampa di ieri con Montemurro e Milanese , ci preme sottolineare e chiarire alcuni punti della nostra contestazione che sono stai fraintesi.
PUNTO PRIMO: Gli obiettivi della nostra contestazione sono stati e sono solo Enzo Montemurro, che abbiamo scoperto essere un direttore sportivo, ma per noi il direttore sportivo e’ Mauro Milanese e ci piacerebbe quindi conoscere il vero amministratore delegato della societa’, oppure non esiste una figura professionale con questa mansione ? ma il Presidente ne e’ al corrente ?
E poi Carmine Gautieri che nonostante la lunga sosta invernale a disposizione per poter lavorare e migliorare la precedente gestione sul campo, ha ottenuto i risultati che tutti sappiamo , un gioco inesistente , una squadra spaesata, due sconfitte e sette gol subiti con una classifica che settimana dopo settimana diventa sempre più pericolosa.
PUNTO SECONDO: L’affermazione “NOI NON SIAMO NAPOLETANI” non ha il fine di contestare gli azionisti del Varese, Fabozzi e Vitiello, ce ne vediamo bene di contestare chi , loro malgrado, si sono solo contraddistinti per aver SEMPRE aiutato la societa’, nonostante al momento del loro ingresso siano stati letteralmente “ILLUSI” da falsi obiettivi e fantomatiche promesse dall’ex patron e dall’attuale amministratore delegato ( oppure socio, oppure direttore sportivo, oppure direttore generale, oppure anima candida, insomma come meglio preferisce dichiararsi ).
PUNTO TERZO:L’affermazione “VARESE AI VARESINI” e’ l’auspicio di tutti noi per vedere allargata e potenziata l’attuale societa’ con persone di Varese che pero’ oggi non vogliono probabilmente partecipare, visto che l’amministratore delegato ( oppure socio, oppure direttore sportivo, oppure direttore generale, oppure anima candida, insomma come meglio preferisce dichiararsi ) di oggi, e’ lo stesso della passata gestione societaria , risultata al limite del fallimento.
PUNTO QUARTO: Noi siamo ANCORA con la squadra e abbiamo avuto un faccia a faccia duro e diretto al ritorno da Modena dove abbiamo ribadito fortemente che esigiamo RISPETTO e IMPEGNO.
PUNTO QUINTO: Noi abbiamo tutto il diritto di contestare chi vogliamo e quanto vogliamo senza che nessuno ci dica cosa dire o fare perché ultimamente il nome della nostra citta’ e della nostra squadra e’ rappresentato indegnamente e per noi e’ una mancanza di rispetto.
Abbiamo da sempre chiesto chiarezza e che il nome del Varese sia sempre e da tutti nominato nel rispetto della citta’ della squadra e dei suoi tifosi, “perché noi sappiamo quanto cazzo dia fastidio perdere !!! e non permetteremo mai a nessuno !!! di mancarci di rispetto quando perdiamo perché a noi ci girano i coglioni!!!”

da profilo facebook Blood Honour Varese