
L’ultima partita di Edo Raimondi… non può finire mai. Sono gesti come quello di ieri sera che evidenziano la caratura di un Mastino vero che, prima ancora di esser stato un grande giocatore, è un grandissimo uomo. Raimondi incarna tutti quei valori che fanno la differenza tra un campione nello sport e un campione nella vita: accompagnato dall’amico di sempre Alessio Piroso, il 91 giallonero ha pensato di dare un proprio contributo tangibile a chi, a proposito di sport e vita, ha messo tutta sé stessa per aiutare gli altri. Ed è con il cuore pieno di gioia che Daniela Colonna Preti, presidente tuttofare della Polha, ha accettato il gesto.

Quale gesto? La naturale prosecuzione della festa che ha animato le oltre quattrocento persone che si sono presentate alla Acinque Ice Arena lo scorso 4 maggio per “l’ultima di Edo” promossa e organizzata dal vulcanico Piroso. E non poteva non esserci anche lui insieme a Raimondi ieri sera: i proventi di quella festa, oltre alle maglie celebrative, sono stati donati alla Polha. “Il mio augurio – spiega Edo Raimondi – è che la generosità e i valori di quel giorno non si esauriscano, ma prendano la strada della Polha: se lo meritano, perché la loro mission è ancor più importante della nostra, e mi sembrava giusto dar loro il contributo rimanente che amici, ex compagni e aziende vicine all’hockey avevano messo a disposizione per la mia festa. La donazione non è certo destinata solo a chi pratica gli sport del ghiaccio, ma a tutto il mondo della Polha: le persone che quest’associazione sostiene sono atleti pazzeschi in ogni disciplina nonché autentici esempi da seguire“.

Parola poi proprio a Daniela Colonna Preti che, visibilmente emozionata, ringrazia i Mastini e dichiara: “Noi non impietosiamo nessuno: agiamo e basta. Il gesto di oggi non nasce certo per interessi personali, ma da gente che ci vuole bene e che con orgoglio ci sostiene; e non è certo la donazione che ci gratifica, quanto le persone che l’hanno promossa perché è da loro che nasce la nostra voglia di andare avanti. Amicizia e solidarietà sono valori mai banali, ed è proprio da qui che ripartiremo con ancor più entusiasmo“. Contributi del genere, comunque, non possono che dar lustro alla mission della Polha, reduce dall’esperienza di Parigi 2024 che, con i suoi otto atleti protagonisti, ha visto in totale ben 56 atleti alle Paralimpiadi.
Redazione