La prima vera pausa del campionato offerta dalle Final Eight di Coppa Italia, alle quali Varese non parteciperà, dà l’opportunità alla società di Piazza Montegrappa di fare un primo bilancio su questo primo scorcio di stagione.
E chi meglio di Simone Giofré per farlo?
“Potrò essere fuori luogo -racconta il DS biancorosso-, ma credo che in campionato stiamo facendo un percorso su quelle che sono le nostre reali possibilità, sia guardando il roster che abbiamo a disposizione, sia guardando quello che è il livello del campionato. Sarò impopolare, me ne rendo conto; il punto è che abbiamo ancora negli occhi i successi dello scorso anno, ma la realtà è che quest’anno non abbiamo avuto né picchi verso l’alto, né tanto meno verso il basso. Per quanto riguarda la coppa, invece, il bilancio di due vinte ed otto perse di sicuro non è positivo, però era anche per noi la prima esperienza di questo livello dopo tanti anni di assenza dall’Europa con una squadra abbastanza rinnovata. Quindi l’abbiamo presa tutti, sia società che giocatori, come una grande esperienza. Parlando di campionato, ripeto, siamo in media con quelle che sono le nostre potenzialità; speriamo di fare meglio, ovviamente, però non la vedo così disastrosa come invece qualcuno vuole far passare”.
Del resto il gruppo rema compatto verso una sola direzione.
“Noi è da un po’ che stiamo esprimendo una buona pallacanestro. Almeno dalla partita contro Caserta, dove abbiamo perso all’ultimo, passando per le gare contro Cantù, Siena e Roma; tutte partite perse, è vero, anche se erano di più gli aspetti positivi piuttosto che quelli negativi. Siamo sempre alla ricerca del miglior momento possibile. A testimonianza di questo ci sono le vittorie in trasferta contro Cremona, Reggio Emilia e Venezia dove abbiamo totalmente dominato le partite”.
Le aggiunte di Banks e Johnson hanno davvero dato il via a questo positivo momento.
“Assolutamente. Quello di Adrian è stato un arrivo causato da forze maggiori come l’infortunio di Coleman; quello di Linton, invece, è stato un cambio tecnico deciso dopo un po’ di tempo visto il rendimento claudicante di Hassell che ci ha costretto a cercare un lungo dalle caratteristiche totalmente diverse che fossero più funzionali alla squadra”.
Campionato fermo, ma il weekend sarà occupato dalle Final Eight di Coppa Italia. Milano strafavorita?
“Non solo per la Coppa Italia, ma per quanto riguarda tutte le competizioni italiane. Però ci sono, come dimostra la regular season, altre sette squadre che stanno rendendo competitivo il livello del campionato quindi penso che Milano non debba sottovalutare l’impegno, perché in una partita secca tutto può succedere”.

Marco Gandini