
L’annuncio della nascita di una nuova squadra nel panorama dilettantistico varesino ha inevitabilmente fatto rumore e suscitato tanta curiosità: la Fides Varese è realtà e, dopo aver lavorato per tante settimane in silenzio, la neonata società arancionero è pronta per farsi valere nel prossimo campionato. Come anticipato, sarà Giuseppe Scaglia il primo allenatore, con l’ex Taino che a sua volta scalpita per scendere in campo, e presto ci sarà modo di vedere all’opera il gruppo.
Ad inaugurare le danze è però Steven Buffa, vicepresidente nonché giocatore e (attualmente) anche direttore sportivo. Un progetto che il classe ’96 sente suo in tutto e per tutto: “La Fides Varese è nata da una chiacchierata tra amici, quasi per gioco, e non era affatto scontato che il progetto diventasse qualcosa di concreto. La primissima idea l’ho avuta con Davide Mustari, che per altre ragioni non ha un ruolo in società, ma da lì ci siamo mossi passo dopo passo fino a riuscire a gettare le basi di qualcosa di solido e di davvero bello. Certo, è tutto ancora da costruire, ma i mattoni ci sono: in queste settimane ho avuto parecchi riscontri positivi, ci sono stati tanti giocatori che si sono proposti e, lo dico assolutamente senza presunzione, ritengo ci siano le prospettive di far davvero bene anche a livello sportivo”.
La Fides Varese giocherà a Brenno Useria (in definizione la possibilità di allenarsi al campo di Olona), ma ci sono anche tanti altri aspetti da curare, in primis la ricerca di sponsorizzazioni: “Io e mio papà Rino, che è il presidente, ci stiamo muovendo per fare in modo che alcune realtà del territorio sposino la nostra causa. Vogliamo che la Fides si radichi nel mondo di Varese e vogliamo crescere nel migliore dei modi, ma per farlo servono risorse: l’appello è aperto a chiunque abbia la disponibilità, la passione e la voglia di investire in un progetto solido, serio e ambizioso che metterà sempre principi e valori umani al primo posto”.
Qualità che hanno portato all’inevitabile matrimonio con Giuseppe Scaglia che, come anticipato, dopo la chiusura dell’esperienza a Taino aveva voglia di ripartire con un progetto che mettesse proprio la “socialità” al primo posto. “Non nego che ho pensato di allontanarmi dal mondo del calcio – dichiara lo stesso Scaglia –, ma grazie alla Fides ho ritrovato in fretta gli stimoli per una nuova avventura: avevo voglia di riassaporare il campo da vicino, ma anche di poter essere parte attiva di un progetto nuovo, concreto e stimolante. La Fides Varese è una squadra dalla forte impronta sociale e la nostra rosa vedrà protagonisti tanti ragazzi, tra il ’98 e il ’00, che avevano un po’ perso la propria passione; a loro si aggiungeranno dei giovani in uscita da realtà provinciali di ottimo livello, che sanno svolgere un lavoro propedeutico per la crescita umana e sportiva dei ragazzi. Tutti noi abbiamo tanta voglia di rivalsa e ritengo che il gruppo sia davvero valido, pronto a dire la sua con grande umiltà e determinazione”.
Definiti i primi passi: la Fides si riunirà nella seconda metà di agosto (alcune amichevoli sono già state fissate con squadre di Seconda Categoria) e, in maniera informale, il gruppo neroarancio ha già avuto modo di incontrarsi per qualche sgambata. Occasioni in cui si è respirata la già citata passione tanto cara a mister Scaglia: “Proprio da questo aspetto partiremo per costruire un gruppo che remi nella stessa direzione con la voglia di divertirsi, di giocare a calcio e di crescere: quest’ultima non si misura solo a livello di risultati, ma ribadisco che è l’aspetto sociale che per noi avrà sempre la prevalenza. Da qui, poi, si inizierà a ragionare a livello sportivo e capiremo dove potremo arrivare anche perché, lo dico per esperienza, il gruppo fa sempre la differenza e la fa a maggior ragione in un contesto come la Terza Categoria”.
Matteo Carraro