Tra le spiagge dell’est dell’Argentina, in provincia della capitale Buenos Aires, a Mar del Plata, un gruppo di giovanissimi ha deciso di creare da zero nel 2024 una società di calcio, con l’idea di portare avanti la tradizione italiana in sud America. E fin qui direte, cosa c’è di strano? Di storie così ce ne possono essere davvero tante, ma tutto assume un valore particolare se si pensa che la società fondata prende il nome di Club Atlético Varese: si avete letto bene. Ma perché un gruppo di ragazzi argentini ha pensato di dare il nome della Città Giardino al proprio club? A spiegarcelo è Nacho Ávila, che ci racconta questo bellissimo progetto.

Com’è nato il Club Atlético Varese?
“Siamo nati nel 2024 con l’idea di partecipare a un campionato qui in Argentina che si chiama Coppa Italia, un torneo semiprofessionale in cui si gioca rappresentando una collettività della diaspora italiana nel paese. Noi siamo nati con l’intento di creare una squadra femminile ma poco tempo dopo abbiamo fondato anche la squadra maschile, che oggi partecipa al torneo. Abbiamo il progetto e l’obiettivo di professionalizzare il club a breve”.

Come mai avete deciso di associare il vostro nome alla città di Varese?
“Abbiamo scelto Varese perché la consideriamo simile, per certi aspetti, a Mar del Plata, in più Playa Varese è proprio il nome della spiaggia in cui è nato il nostro progetto. Ci siamo informati sulla città e parlando con ragazzi di diverse zone d’Italia e della collettività italiana qui in Argentina, abbiamo scelto di chiamarci Club Atlético Varese. In più è anche il quartiere in cui vivo”.

Quali sono gli obiettivi di un club praticamente appena nato?
“Vogliamo diventare una realtà professionistica così da poterci affiliare alla lega Marplatense, che è una delle divisioni regionali del calcio argentino, affiliata alla Federazione Calcistica Argentina. In più l’obiettivo è vincere la Coppa Italia 2025/26. Nel nostro primo torneo femminile siamo arrivati subito in finale, purtroppo abbiamo perso, ma quell’esperienza ci ha dato ancora più motivazione per continuare a crescere e a lavorare per il club. La squadra maschile, invece, durante il primo anno ha ottenuto grandi vittorie contro squadre molto forti come la Lazio, abbiamo giocato anche partite bellissime contro squadre come il Molise o Casa d’Italia che rappresenta tutta la comunità italiana di Mar del Plata, e il prossimo anno l’obiettivo è quello di lottare per le prime posizioni e riuscire a professionalizzare l’intera rosa”.

Siete una società molto giovane ma che punta già in alto, come avete fatto?
“Siamo una squadra giovanissima ma stiamo crescendo molto in fretta: siamo passati dall’avere pochi giocatori a poter contare su ragazzi di grande qualità. Nel nostro club ci sono sia giocatori professionisti che dilettanti, siamo diventati piuttosto conosciuti a Mar del Plata, abbiamo già delle divisioni giovanili che lavorano costantemente e che alimentano la nostra prima squadra. Inoltre, vogliamo creare a breve delle categorie infantili per coinvolgere anche bambini e bambine di 11-12 anni. Per noi la gioventù è fondamentale: l’età media della nostra commissione direttiva è di circa 25-26 anni e in prima squadra 27-28”.

Avete iniziato come squadra femminile quindi immagino che anche questo stia continuando a crescere, giusto?
“Sì, la prima squadra femminile è un po’ più amatoriale rispetto a quella maschile, ma conta comunque giocatrici che provengono da squadre professionistiche. Abbiamo atlete che hanno giocato nel San Lorenzo, nel San Josè (di Mar del Plata) e in diverse squadre della regione. Attualmente partecipiamo a uno dei tornei femminili più importanti della città, anche per loro il nostro obiettivo è quello di professionalizzare l’interno progetto al più presto e iniziare a competere in tornei di livello superiore. Stiamo anche lavorando per far nascere una Coppa Italia femminile, dato che molte collettività italiane in città hanno già squadre femminili; speriamo che presto possa nascere anche per loro un torneo ufficiale anche grazie al nostro impegno. Nel nostro settore femminile abbiamo squadre di calcio a 11, a 7 e anche calcio a 5 dove possiamo contare su calciatrici di altissimo livello, Dayna Romero è una di queste: ha segnato 30 goal in 11 partite ed è attualmente la capocannoniera del torneo in cui sono prime in classifica”.

Matteo Calcagni

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