La famiglia ASD Living Kart di Maurizio Jeropoli è sempre alla ricerca di nuovi talenti da coltivare e regalare al mondo del motorsport italiano (e internazionale). E, tradizionalmente, lo starting point per eccellenza è il kart. In questo contesto si colloca Sebastiano Fodrini, promettente classe 2010 di Malesco (Val Vigezzo), che sta prendendo sempre più confidenza gara dopo gara e che è reduce dal bellissimo terzo posto di Castelletto Branduzzo.

Risultati in costante ascesa che l’hanno stabilizzato a metà classifica del campionato IAME X30 Senior, ma il bilancio stagionale non può che essere positivo e regalare tanto ottimismo in vista del futuro. Soprattutto perché Fodrini corre solo da un paio di stagioni. “Ho iniziato a 13 anni conferma il pilota vigezzino facendo qualche gara amatoriale con un 125 monomarcia: ho conosciuto Maurizio tramite un amico in comune e mi sono subito trovato bene con lui”.

Spinto al salto di livello (il primo di tanti), Fodrini si sta ritagliando un ruolo da protagonista nella nuova e complicata categoria: “Questo è il primo anno in cui disputo gare importanti con una certa continuità. Credo sia normale affrontare parecchie difficoltà, ma sto imparando davvero tanto e penso che i primi risultati si vedano. Cosa ho sofferto di più? Il cambio di motore in primis, ma un aspetto su cui devo soprattutto migliorare è la qualifica”.

Prossimo appuntamento in calendario il 10 agosto a Franciacorta, occasione in cui il classe 2010 proverà senz’altro a bissare il podio dello scorso 20 luglio. L’obiettivo primario, comunque, è sempre quello di migliorare per riuscire a scalare sempre di più le gerarchie del motorsport con tanti obiettivi ben in mente. “Mi piacerebbe riuscire a vincere qualche gara conclude Fodrini per passare poi a categorie ancora più alte e, perché no, salire su una Formula. Rispetto ad altri piloti sono partito in ritardo, ne sono consapevole, ma ho tanta voglia di mettermi alla prova: nel momento in cui ho voluto lanciarmi sui kart papà ne è stato davvero contento dato che faceva rally e anche mamma l’ha presa bene, la mia è stata una passione nata spontaneamente. Il loro supporto è fondamentale e anche per questo motivo mi piacerebbe arrivare più in alto possibile. Il mio idolo? Lando Norris: con le dovute proporzioni mi ricorda un po’ me, perché diciamo che al volante ho particolare fantasia (ride, ndr) e non sempre la testa segue la ragione”.

Matteo Carraro

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