
Atletismo, fisicità ed esplosività. C’è sicuramente tanta curiosità di scoprire Tazé Moore in casa Pallacanestro Varese. Il nuovo acquisto dei biancorossi sbarcherà ai piedi del Sacro Monte per vivere la sua prima avventura in Europa dopo aver fatto tutta la carriera, finora, in America tra G-League e qualche apparizione in NBA.
Un colpo, quello di Moore, che intriga parecchio per caratteristiche, visto che parliamo di una guardia sicuramente atipica rispetto a quelle che sono passate ultimamente da Varese, compreso Jaylen Hands. Moore, infatti, è un giocatore sulla carta capace di portare una struttura fisica ed un atletismo di alto livello, andando a scardinare il paradigma della guardia tiratrice piccola e poco avvezza a compiti difensivi.
Come dicevamo ad inizio articolo, senza dubbio tra le principali qualità di Tazé c’è la sua fisicità, con i suoi 196cm ed una buona struttura muscolare che lo portano ad attaccare con insistenza e “prepotenza” il ferro, non a caso il suo idolo è sempre stato Vince Carter. Chiaramente non ha la stessa qualità dell’ex giocatore NBA nel volare al ferro, però senza dubbio ha un’attitudine particolare per attaccare in penetrazione l’area avversaria. Non certamente un grande tiratore da tre punti, è un giocatore molto versatile sul perimetro, che ama portare su palla e che ha una buona qualità di gestione e visione di gioco. Offensivamente è comunque tutto da testare, in quanto l’aggressività e l’intensità delle difese italiane non è minimamente paragonabile a quella che viene offerta al di là dell’Oceano Atlantico.
Moore sarà anche un elemento molto utile a rimbalzo per Varese: infatti, al di là poi di quella che è la sua collocazione in campo, il neo acquisto biancorosso ha sempre fatto registrare ottimi numeri per quello che riguarda la lotta sotto le plance, basta guardare, ad esempio, alle ultime due stagioni per rendersi conto della sua efficacia in questa situazione di gioco: nel 23/24 con la maglia dei Fraser Valley Bandits in Canada ha chiuso la stagione regolare con 8.1 rimbalzi di media, cifra che sale a 10 se si guardano i playoff, mentre nella passata stagione con la canotta dei Rip City Remix in G-League viaggiava a 6.6 rimbalzi di media prima di approdare in NBA con Portland dove coglieva 4 carambole a partita.
Testimonianze chiare della presenza e del peso specifico che Tazé potrà portare alla squadra di coach Kastritis, coniugando una copertura difensiva certamente tutta da testare ma che, in base anche alle caratteristiche fisiche del giocatore, dotato di una bell’apertura alare, può rivelarsi qualità importante per dare sostanza ed incisività al lavoro nella propria metà campo da parte dei biancorossi, con Moore che a livello fisico non ha problemi a marcare anche i 3 avversari.
Infine c’è la componente caratteriale di un giocatore che i ben informati definiscono come parecchio impattante da questo punto di vista: un leader tecnico e carismatico nel pieno della propria maturità cestistica (considerati i suoi 27 anni) che non rifiuta responsabilità in campo così come nello spogliatoio.
Alessandro Burin