
E’ pronta a partire nel segno dell’entusiasmo e dell’ambizione la stagione di Punto&Basket Nerviano. I neroverdi, dopo un’annata, quella scorsa, chiusa con una salvezza inaspettata ma assolutamente meritata e di grande valore, hanno condotto un mercato davvero top, assicurandosi pezzi da novanta come Airaghi, Bonavida e Sebastiano Bianchi, a cui ha aggiunto anche l’arrivo in cabina di regia dell’ex varesino Tapparo.
Questi arrivi, uniti alle conferme di giocatori come Meroni e Bigarella vanno così a formare un roster di tutto rispetto che è pronto a giocarsi i primi 8 posti del Girone B. Un traguardo che non nasconde Davide Viceconti, assistente allenatore di coach barbarossa sulla panchina di Punto&Basket.
Coach, facciamo un piccolo passo indietro all’annata appena conclusa. Come valutarla?
“Sicuramente in maniera positiva. Abbiamo ottenuto una salvezza inaspettata tenuto conto del valore delle squadre presenti nel primo ma soprattutto nel secondo girone che abbiamo affrontato ma proprio per questo è stata meritatissima e di altissimo valore. Ci siamo giocati ogni partita a viso aperto con tutti gli avversari incontrati, tolta solo una gara con Sangiorgio. Siamo partiti da ultimi della classe sulla carta dimostrando poi in campo il nostro effettivo valore”.
Qual è stato il segreto della vostra stagione?
“Il lavoro. A Nerviano si lavora tanto e sono proprio i giocatori a chiedere un impegno continuo e costante, basti pensare che abbiamo finito qualche giorno fa di allenarci. L’ambiente è leggero, non vengono fatte richieste particolari se non quelle di divertirsi e di divertire. Ci abbiamo provato ed i ragazzi sono stati bravi a farlo”.
Facendo un passo in avanti, quest’estate avete fatto un mercato davvero importante: che dimensione ha questa Nerviano oggi?
“Parto con il dire che la nostra filosofia di lavoro ed il metodo dello stesso non cambieranno. Le idee alla base del lavoro saranno le stesse della passata stagione, condivise ed attuate con coach Barbarossa, un allenatore preparatissimo con il quale mi sento fortunato a lavorare. E’ chiaro poi che l’arrivo di giocatori come Airaghi, Tapparo, Bonavida, Cemmi e Bianchi alzano lo spessore tecnico della nostra squadra, senza nulla togliere a chi c’era prima. La capacità di fare questo mercato è stata data dalla qualità del lavoro fatto nella passata stagione e questo è stato notato dai giocatori che poi hanno scelto di far parte della nostra squadra. Non dimentichiamo poi chi è stato confermato che per noi crea una base solidissima sulla quale ripartire”.
Da quest’anno tornerà la vecchia formula del campionato: 15 squadre e girone unico. Cosa ne pensa?
“Penso che sarà un bellissimo girone. Il livello è alto, torniamo a fare quei derby che ci sono mancati nella passata stagione, incontreremo realtà di altissimo livello ed il livello di competitività sarà veramente alto”.
Per lei sarà una sfida nella sfida pensando alle partite che l’attendono contro Gallarate e Social Osa del suo amico Stefano Gambaro…
“Beh senza dubbio saranno sfide particolari. Alleno ormai da tanti anni ed ho avuto la possibilità di salire nelle categorie superiori anche grazie a Gallarate ed al lavoro con coach Gambaro che mi hanno dato quell’opportunità, poi siamo stati bravi noi a prenderci tutto quello che ci siamo presi. Questo mi ha permesso di entrare in un circolo di alto livello, allenando e affrontando giocatori e realtà di grande qualità e questo è uno stimolo continuo”.
Quale obiettivo avete per questa stagione?
“Sarebbe ipocrita non dire i playoff. Poi ci sono tante variabili e situazioni in una stagione che possono cambiare il corso della stessa ma nella mia testa l’obiettivo è senza dubbio questo”.
Alessandro Burin