Varesino in maglia azzurra all’All Star Game di Varese con un PalaWhirlpool strapieno! Se anche un veterano della partita delle stelle come Nicola Damiano è rimasto incantato dalla risposta del pubblico vuol dire che l’Handicap Sport ha davvero fatto centro.
“Questo è il mio sesto All Star Games e in assoluto il migliore – racconta a caldo Nicola – i miei amici dell’Handicap Sport Varese hanno compiuto l’ennesimo miracolo. Gioco a Cantù che ha un grande e affezionatissimo pubblico. Ho partecipato a tanti tornei in Europa e nel mondo intero  ma tanta gente così me la ricordo solo alle Paralimpiadi di Londra. Mi dicono che in tribuna c’erano 2500 persone, per lo più giovani. Alla vigilia ho letto che il nostro CT Cappelletti voleva da noi giocatori un impegno totale per rispetto del pubblico. Penso che quanto visto sul campo da entrambe le parti abbia ripagato in pieno gli organizzatori e fammelo dire un’altra volta, un pubblico fantastico. Al mio ritorno a Cantù potrò tirarmela un po’ per quanto di bello è successo qui a Varese grazie a tanti varesini”.
Ecco, appunto, ma quanto dovremo ancora patire nel vedere un varesino protagonista sulla corazzata canturina carica di trofei della Briantea 84?
“La Briantea è una società fantastica con un presidente unico come Alfredo Marson. Con loro e grazie a loro ho giocato ad alto livello e vinto tutto quello che un club può vincere. A Varese ho gli amici che mi hanno fatto innamorare del basket in carrozzina e che con passione e determinazione sono arrivati a raggiungermi in serie A. Facciamo che per l’anno prossimo resto a Cantù così l’anno prossimo comunque vada un varesino vincente nei due derby ci sarà senz’altro”.
A luglio il mondiale.
“Prima ci sono i play off con la Briantea. Io e i miei compagni siamo determinati a finire al meglio la stagione. Per ‘finire al meglio’ il nostro presidente intende vincere un triangolino colorato che per scaramanzia non voglio nominare. Per quanto riguarda il mondiale il nostro CT ci ha ripetuto che l’esser qui oggi non significa avere in tasca il biglietto per la Corea del Sud. Manca ancora un po’ di tempo e la concorrenza è numerosa. Una cosa alla volta. Come mi ha insegnato la vita”.

RB