Le foglie iniziano ad ingiallire, i pomeriggi si accorciano e l’aria si fa più fresca. L’estate non è ancora finita, ma il suo profumo di mare e vacanze si mescola già con l’odore dell’erba bagnata e degli scarpini lucidati a nuovo. Per gli amanti del calcio, la fine di agosto e l’inizio di settembre non sono solo il momento del rientro, ma il preludio di una nuova stagione di emozioni.

È in questo clima di attesa e speranza che si scrive il nostro “Seconda Noi”, il tradizionale pezzo di mezza estate in cui ci lanciamo in un’analisi, o forse più una scommessa, sul prossimo campionato di Seconda Categoria. Un girone, l’X, che ogni stagione ci riserva sorprese, conferme e ribaltoni inaspettati e che quest’anno ha già saputo stupire al momento della sua composizione che vede l’entrata di due new entry comasche (Concagnese e Uggiatese). Lo scorso anno abbiamo provato a leggere tra le righe del mercato e delle prime amichevoli e il campo, come sempre, ha saputo regalarci una verità ben diversa.

E allora eccoci di nuovo, pronti a fare i conti con le nostre (in)certezze, a dividere le squadre in fasce che, a fine stagione, saranno puntualmente smentite da un gol all’ultimo minuto o da una rovesciata inaspettata. Perché il bello del calcio dilettantistico, si sa, è proprio questo: il pronostico è solo un gioco, il vero spettacolo è quello che si vive ogni domenica sul campo.

Le favorite: un duello annunciato (e un terzo incomodo)

Se il campionato di Seconda Categoria fosse un film, i pronostici avrebbero già scelto i loro protagonisti principali. E a giudicare dai movimenti di mercato e dalle ambizioni dichiarate, i riflettori sono puntati con prepotenza su due nomi: Buguggiate e Valcuviana.

Per i ragazzi di mister Bongiolatti, il ruolo di favorita è quasi una naturale conseguenza di quanto visto l’anno scorso. Il loro terzo posto e un girone di ritorno da vera schiacciasassi hanno messo il Buguggiate in cima alla lista delle pretendenti, a maggior ragione con un Brebbia e un Laveno in meno. La società, senza nascondersi, ha puntato a rafforzare ulteriormente la rosa con innesti mirati, per trasformare la promessa dello scorso anno in una concreta realtà. La sensazione è che questo sia l’anno buono per il grande salto. Discorso diverso per il Valcuviana, che si presenta ai nastri di partenza con un vero e proprio cambio di status quo. Dopo anni passati a lottare per la salvezza, il presidente Testa ha affidato le chiavi a una dirigenza ambiziosa guidata da Cracas e Caretti, che hanno costruito una formazione ricca di nomi altisonanti. È vero, cambiare così tanto può richiedere tempo, ma la qualità abbonda in ogni reparto della squadra di Cuvio. L’obiettivo è chiaro e la fame di riscatto è tanta, tanto da farci pensare che i biancoviola saranno una delle squadre da battere fin dalla prima giornata.

Ma se i fari sono puntati su questi due, è lecito chiedersi: c’è un terzo incomodo? La nostra risposta è sì. Perché in un campionato che si preannuncia come un duello a due, c’è chi, da dietro ha tutta l’aria di volersi inserire. Magari con meno proclami, magari a fari spenti, ma con la consapevolezza che le armi per stare lassù ci siano. Stiamo parlando della Cuassese. Lo scorso anno il loro sogno si è infranto a metà stagione, ma questa volta i biancorossi si sono rinforzati con giocatori di esperienza, su tutti un certo Sinopoli, in grado di portare gol e leadership. Forse proprio gli errori commessi nella seconda parte della scorsa stagione saranno la lezione necessaria per compiere quel salto di qualità che la formazione di Pedoja cerca da tempo. A fari spenti, la Cuassese è pronta a dare battaglia.

Le outsider: chi si prende la scena?

Ebbene, nel nostro film del campionato i protagonisti li abbiamo visti, e la nostra storia dovrebbe avere così una sceneggiatura già bella che scritta. Tuttavia, si sa, ogni grande pellicola ha i suoi outsider, quei personaggi secondari che a fari spenti lavorano per un ruolo da co-protagonisti, capaci di rubare la scena e di sorprendere tutti con un colpo di scena inatteso. E in questo girone, ci sono almeno tre formazioni che si presentano così, pronte a riscrivere il copione, sbalordire tutte e conquistare la zona playoff.

Il Bosto riparte da una stagione agrodolce, conclusa con un sesto posto che ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ma la delusione, si sa, è il miglior carburante per il riscatto. I gialloblù non hanno stravolto la rosa, preferendo la continuità del gruppo e la valorizzazione del proprio vivaio, ma l’arrivo di un giocatore come Vendemmiati in attacco potrebbe essere la mossa vincente per fare il salto di qualità. Mister Giardini ha la missione di riportare la sua squadra a giocarsi le posizioni che contano.

L’Eagles Caronno, invece, è la fotografia della costanza. Da un paio di stagioni bazzica la parte sinistra della classifica, ma manca sempre quel piccolo step per entrare tra le prime cinque. Sarà questo l’anno buono? Le aquile si sono mosse bene sul mercato, migliorando la rosa pur con un profilo basso, come è nel loro stile. Senza proclami, l’obiettivo di agguantare un posto ai playoff è più vivo che mai nella testa dei biancoblù.

Infine, il Lonate Ceppino, di ritorno nel girone varesino dopo un anno in trasferta. La retrocessione dalla Prima Categoria due anni fa e una stagione al di sotto delle aspettative lo scorso anno hanno lasciato il segno. La voglia di rivalsa è tanta. Ci aspettiamo una squadra vogliosa di tornare a lottare per le zone alte della classifica, un ritorno a casa da protagonista per dimenticare un passato recente fatto di delusioni.

Le incognite del mazzo: chi ha la mano vincente?

Dal cinema ci spostiamo ad un tavolo del casinò. E allora se le squadre del campionato fossero giocatori di poker, quelle di cui abbiamo parlato finora avrebbero già mostrato le loro carte. Ma in ogni torneo, ci sono quelle formazioni che si presentano con il volto coperto, le cui carte sono ancora tutte da scoprire. Parliamo di quelle squadre che hanno affrontato cambiamenti importanti o che arrivano da stagioni altalenanti, e che potrebbero finire ovunque, dalla lotta per i playoff a quella per una salvezza tranquilla.

L’Aurora Induno è un’enigmatica storia che sembra ripetersi ogni anno. Sulla carta, la squadra ha tutto in regola per ambire in alto, ma c’è sempre un imprevisto, un infortunio, un calo di concentrazione che ne frena la corsa proprio sul più bello. L’Induno sembra essere il suo stesso peggior avversario. E allora la domanda resta la stessa: se quest’anno riuscirà a superare le proprie insicurezze, il campo risponderà con un cammino da protagonista.

Un discorso simile vale per il Tre Valli. Da sempre una delle formazioni più interessanti del campionato, a cui però è mancato il guizzo per fare il salto di qualità. Da un ottimo quarto posto due anni fa a un anonimo undicesimo lo scorso anno, la formazione è rimasta pressoché invariata. Quale sarà il vero Tre Valli? Quello solido e combattivo capace di giocarsi i playoff, o quello più spento e in ombra? Solo il campo potrà sciogliere questo dubbio.

Un cambiamento netto c’è stato invece in casa Caravate. Si chiude l’era decennale di mister Minervino e si apre il nuovo ciclo di Genovesi. Un passo radicale, accompagnato da tanti volti nuovi. La squadra è un’incognita, ma le premesse sono ottime. Il Caravate ha l’esperienza necessaria per la categoria, l’entusiasmo di un progetto fresco e molti elementi che, se troveranno la giusta sintonia, potrebbero portare sorprese non da poco.

Anche per il Gazzada Schianno, la svolta è evidente. Dopo sei anni con mister Tamborini, la guida tecnica passa a Colombo. Un cambiamento che suscita sicuramente molta curiosità, perché l’identità della squadra sarà da costruire passo dopo passo. Dopo la salvezza da neopromossa di due anni fa, ci si aspettava lo scorso anno un salto di qualità che non è mai arrivato, ma la fiducia data al gruppo storico e i pochi ma mirati innesti di mercato fanno ben sperare. Che sia proprio questo nuovo abito a far salire i gialloblù in classifica?

Varese incontra Como: il fattore X che può cambiare il Girone X

Ormai l’avete capito, si va avanti di metafore tra questi pronostici. E allora dopo il cinema, dopo il casinò, è il turno di un po’ di geografia. Dunque, se il nostro campionato fosse una città, le squadre comasche sarebbero i forestieri, i nuovi arrivati di cui si sa poco o nulla, ma che potrebbero nascondere un asso nella manica. Un po’ a sorpresa, quest’anno il nostro girone si arricchisce di due formazioni che arrivano dal Lario, due vere e proprie mine vaganti pronte a lanciare un po’ di pepe sul campionato. La loro forza, almeno all’inizio, sarà proprio l’essere sconosciute a tutti, un vero e proprio fattore X che potrebbe stravolgere gli equilibri.

L’Uggiatese ha un pedigree da squadra solida e abituata alla categoria. Negli ultimi quattro anni ha navigato con sicurezza a metà classifica, con piazzamenti che oscillano tra il sesto e il nono posto, con un quarto posto che ha regalato anche l’emozione dei playoff. La domanda è: saprà mantenere la sua solidità in un raggruppamento completamente inedito? Il campo sarà un banco di prova non solo per capire gli avversari, ma anche per confermare la propria identità in un contesto nuovo.

La Concagnese, invece, a Varese ci torna dopo un’assenza di due anni, e l’ultimo ricordo è dolcissimo: la vittoria dei playoff di Terza Categoria di due anni fa. Dopo aver conquistato due salvezze sudate ma meritate nel girone di Como, l’obiettivo non può che essere lo stesso. Ma come sarà l’approccio a questo ritorno? I biancoblù si presenteranno con un piglio positivo e da potenziale sorpresa, o sarà un anno di transizione per ambientarsi al nuovo girone?

Le matricole del campionato: il primo giorno nella nuova classe

Concludiamo dunque con l’ultima metafora. Se il campionato fosse una scuola, le matricole sarebbero quelle formazioni che si apprestano a varcare il cancello per la prima volta, magari con un pizzico di timore reverenziale, ma sicuramente con tanto carico di entusiasmo. Quest’anno, la nostra “classe” di Seconda Categoria ne accoglie ben quattro, un numero insolito e mai così alto. Certo, l’anno scorso, il Brebbia ha dimostrato che un “alunno nuovo” può non solo integrarsi, ma addirittura diventare il primo della classe. Ma la realtà, per la maggior parte di loro, sarà un po’ diversa: l’obiettivo principale sarà quello di superare gli esami di maturità e non rischiare la bocciatura.

La Malnatese, fresca vincitrice del suo campionato, si presenta con la voglia di dimostrare di poter stare in questa “classe”. La squadra è giovane e compatta, quasi completamente invariata rispetto alla scorsa stagione, un po’ come un gruppo di amici che si ritrova nella stessa sezione. Un segno di continuità volto a dare fiducia al gruppo, ma anche un piccolo azzardo visto l’alzarsi del livello del campionato. Basterà ai bianconeri per salvarsi?

Anche per il Varano Borghi si tratta di un ritorno, dopo tre anni di assenza. La squadra è grintosa e combattiva, e il suo approccio è chiaro: farsi rispettare fin da subito. Si preannuncia come un alunno che, pur essendo nuovo, non ha intenzione di stare in silenzio in fondo all’aula.

Il Casbeno arriva in Seconda un po’ a sorpresa, grazie a un ripescaggio che è come una promozione inaspettata. Questo ha lasciato poco tempo per preparare i “libri”, costringendo la dirigenza ad allestire la squadra in fretta. I biancorossi saranno chiamati a studiare in fretta la materia, per evitare di trovarsi subito in difficoltà.

Discorso simile per il Cittiglio, che ha visto il sogno diventare realtà nonostante la sconfitta nella finale playoff. Anche per loro, la promozione inaspettata ha significato un’estate di preparazione molto intensa. La dirigenza ha lavorato sottotraccia per farsi trovare pronta, ma l’obiettivo primario sarà ambientarsi in fretta nella nuova classe.

Francesco Vasco

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