La modica cifra di 3 milioni e 300 mila euro. E neppure in comode rate. Questa sarebbe la cifra che la Triestina dovrebbe tossire entro oggi (mercoledì 27 agosto), per sanare l’esposizione debitoria e limitare le conseguenze sportive di una stagione già zavorrata da 7 punti di penalizzazione prossimi a diventare 13 una volta resi esecutivi i termini del deferimento. Questa la drammatica cornice finanziaria di un quadro grottesco in cui il Presidente Ben Rosenzweig sembra sempre più defilato dalle redini dell’Unione rette ora dal Direttore Alex Menta abilissimo nel preannunciare l’ingresso (poi mai palesato) di nuovi non meglio precisati investitori. Nel frattempo, la Regione ha rifiutato il rinnovo della  sponsorizzazione tramite il logo “Io sono Friuli Venezia  Giulia”.

Ma non è tutto. Anzi. Perché se sul campo gli alabardati guidati ad interim (!?) da Geppino Marino hanno perso le prime due gare ufficiali (2-1 con l’Arzignano in Coppa Italia e 1-0 con l’Alcione in Campionato), l’esordio casalingo di sabato al “Rocco” con il Lecco potrebbe giocarsi a porte chiuse causa inadempienze del club. A partire dalla concessione dello stadio (198 mila euro circa non saldati). In più, mancherebbe l’accordo con i Vigili del Fuoco necessario a garantire l’omologazione dell’impianto. Insomma, un rosario di magagne che il club giuliano non sarebbe in grado di sgranare. Almeno in tempi brevi. Spettacolo davvero poco commendevole per una società storica come la Triestina. E per una categoria professionistica.    

Giovanni Castiglioni

Articolo precedenteSulla strada del Varese… la NovaRomentin. Rivoluzione in atto, ci sarà da sudare
Articolo successivoLa pioggia vince su (quasi) tutti i campi: sorriso Castanese, pari Vergiatese, promosse Besnate e Valceresio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui