
Con una vittoria per 4-2 contro il Giappone, la Nazionale italiana di Para Ice Hockey ha chiuso imbattuta i Mondiali Gruppo B ad Astana, in Kazakistan, centrando la promozione nel massimo livello internazionale della disciplina, il Gruppo A. Guidati dal commissario tecnico Mirko Bianchi, gli Azzurri hanno vinto tutte e cinque le partite in programma, confermandosi come squadra di riferimento del torneo. Il successo nell’ultima gara ha sigillato un percorso netto, frutto di determinazione, lavoro di squadra e qualità tecnica.
Fondamentale il contributo degli atleti varesini e della realtà sportiva della Polha Varese, da anni punto di riferimento per gli sport paralimpici in Italia. In prima linea il portiere Santino Stillitano, 56 anni, autore di prestazioni decisive tra i pali. Con lui in squadra anche l’attaccante Alessandro Andreoni e il dirigente Andrea Longhi, team manager della Nazionale. Il direttore tecnico Massimo Da Rin, neo allenatore dei Mastini, ha coordinato il lavoro tecnico del gruppo. In campo anche Roberto Radice, altro nome legato alla Polha, e Nikko Landeros, italoamericano naturalizzato, veterano della Nazionale. Un gruppo affiatato, che ha saputo trasformare la sfida del ritorno tra le grandi in un’occasione di crescita e riscatto sportivo.
La promozione nel Gruppo A consente ora all’Italia di tornare a competere con le migliori nazionali al mondo, aprendo la strada verso i grandi appuntamenti internazionali, inclusi i prossimi Giochi Paralimpici. Un risultato importante per lo sport italiano, e una grande soddisfazione per il movimento varesino, che continua a formare atleti di alto livello e a scrivere pagine importanti della storia sportiva paralimpica.
La rosa azzurra ai Mondiali di Astana
Portieri:
Gabriele Ariaudo, Santino Stillitano
Difensori:
Gianluca Cavaliere, Alex Enderle, Nikko Landeros, Andrea Macrì, Gianluigi Rosa
Attaccanti:
Alessandro Andreoni, Christoph Depaoli, Stephan Kafmann, Sandro Kalegaris, Nils Larch, Roberto Radice, Matteo Remotti Marnini, Francesco Torella
Redazione
Foto d’archivio