L’appuntamento è già fissato da tempo e il countdown è prossimo allo zero: domenica 14 settembre alle ore 15.30 il Varese Femminile di Christian Faccone farà il suo esordio ufficiale nel campionato di Eccellenza ospitando alle Bustecche la Virtus Cantalupo. Parallelamente che ci si avvicina al fischio d’inizio della stagione, cresce la curiosità per vedere all’opera le biancorosse che, nel frattempo, ieri sera si sono imposte 3-0 sul campo del Torino Club nell’ultimo test match estivo. Sgambata di buon livello che il tecnico ha usato per dare minutaggio a tutta la rosa, senza però andare a forzare i ritmi: Di Giorgio e Vitali hanno spezzato l’equilibrio nel primo tempo con Spagna che ha poi arrotondato il risultato nella ripresa.

Pre-season con tanti aspetti positivi (e altri su cui migliorare), ma la certezza è che il Varese si approccia con grande fiducia alla stagione e a ribadirlo è il tuttofare biancorosso Claudio Vincenzi: “L’obiettivo primario dell’estate era infoltire la rosa, dato che la coperta corta era stato il nostro tallone d’Achille nella passata stagione in cui siamo riusciti a completare un campionato in maniera dignitosa grazie alle pezze messe dall’Under19. Ci siamo mossi nella maniera giusta andando a creare una rosa numericamente adeguata e, allo stesso tempo, abbiamo alzato il livello qualitativo; sarà il campo a dirci se saremo competitivi”.

In attesa del responso del campo, quali potrebbero essere le forze in gioco?
“Servirà un mesetto di rodaggio per capire il vero livello delle squadre: posso garantire che il nostro è migliorato, ma andrà relazionato a quello delle avversarie. Sulla carta l’Erbusco parte davanti a tutte, in generale la zona del bresciano è sempre competitivo, e aggiungo al novero Doverese e Mantova: con la rosa attuale ritengo di aver accorciato il dislivello da chi ci ha preceduto l’anno scorso, ma di certo società come Monza, Crema, Como e Palazzolo potrebbero aver liberato giocatrici che sono andate a rafforzare altre squadre. Come sorprese metto Real Trezzano e Rhodense”.

Tornando al Varese, che impressione ti ha fatto mister Faccone?
“Si è inserito in maniera positiva nello spogliatoio: malgrado quattro anni positivi e sempre in crescendo, c’era bisogno del cambio e mi auguro di aver compiuto un ulteriore passettino in avanti. Senza presunzione, ad oggi ovviamente, senza aver il responso del campo, inserisco il Varese tra le prime quattro: fare meglio della scorsa stagione non sarà facile, ma ho fiducia e aspettative alte. Poi, diciamolo, il sogno nel cassetto è sempre lì: andare in Serie C sia con la femminile che con la maschile”.

Come si sono inserite le nuove?
“Molto bene, anzi, sinceramente non mi aspettavo di ricevere risposte così positive, anche da giocatrici che arrivano da categorie superiori. Tutte le ragazze si stanno allenando al massimo delle loro possibilità e ad oggi abbiamo una rosa di 21 elementi, senza contare Romeo e Pomaro che sono ancora indisponibili. L’affiatamento deve ancora consolidarsi, ovvio, ma le premesse sono assolutamente positive: tutte sono emozionate dall’indossare la maglia del Varese e sono cariche per l’inizio della stagione”.

Parallelamente alla crescita della Prima Squadra è cresciuto anche il Settore Giovanile che, come abbiamo visto, lo scorso anno è stato importantissimo. Quale sarà il compito della Juniores quest’anno?
“In questa stagione la Prima Squadra dovrà essere un premio per le ragazze dell’U19. Il giovedì sera ci alleneremo insieme e questo aspetto dà senz’altro valore all’operato della società: la convocazione in Eccellenza dovrà essere meritata in virtù del lavoro fatto in settimana e di domenica, fermo restando che con 21 elementi in rosa sarà difficile trovare spazio”.

Primo ostacolo la Virtus Cantalupo: quali sono le aspettative per domenica?
“Non può mancare l’ansia perché è il nostro primo esame, contro una squadra neopromossa che avrà tanto entusiasmo. Non conoscere bene l’avversario complica inevitabilmente il tutto, ma questo è un match nelle nostre corde. Sarà interessante vedere come reagirà il gruppo, che negli ultimi anni aveva il difetto di adeguarsi troppo a chi c’era di fronte: contro squadre forti abbiamo sempre dato più del massimo, mentre contro ostacoli più deboli faticavamo a trovare gli stimoli. Sappiamo di poter essere temibili per tutte le altre, ma dovremo dimostrarlo sul campo. Anche se l’aspettativa è alta non dobbiamo caricarci di troppe pressioni: giochiamo come sappiamo fare, tanto il nostro sogno è sempre lì”.

Matteo Carraro

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