
Termina con una sconfitta per 74-80 il precampionato della Pallacanestro Varese che cede anche alla UNAHOTELS Reggio Emilia sul parquet dell’Itelyum Arena di Masnago. Una Varese dai due volti quella vista oggi, domenica 28 settembre, in campo: spenta, senza mordente, sotto ritmo e tecnicamente molto povera di soluzioni nel primo tempo, chiuso sotto 35-50, decisamente migliore nella ripresa, dove si è alzata in maniera decisiva l’aggressività e l’efficacia difensiva, aumentando così il volume delle palle recuperate e delle transizioni al ferro.
Una crescita, quella nel corso della ripresa, che fa ben sperare per una squadra che in qualche modo doveva dare un segnale di svolta dopo il clamoroso -54 di mercoledì contro Tortona ma che non può bastare per essere sereni in vista dell’esordio in campionato a Sassari e di un calendario di regular season tra i più tortuosi che potessero capitare nelle prime 8 giornate.
Tante, infatti, sono ancora le cose da sistemare: dalla precisione nel tiro da tre punti (5/28 stasera) alla lotta sotto le plance, dove i rimbalzi continuano ad essere una spada di Damocle pesantissima sulla schiena della Openjobmetis, con Reggio Emilia che ne prende ben 39 (di cui 14 offensivi) a fronte dei soli 29 catturati da Varese. Sicuramente la stretta in difesa nel secondo tempo dà un senso di positività ad un match che comunque ha palesato ancora una volta i problemi di approccio alle partite di questa squadra, che anche oggi prima di entrare davvero nel match ci ha messo più di un tempo: una cosa che in campionato non si può permettere di concedere agli avversari.
Guardando ai singoli, ottima risposta di Moore che chiude con 20 punti ma che soprattutto ci mette intensità, cattiveria agonistica e grande applicazioni difensiva, mentre ancora troppo, troppo poco da Moody, un fantasma per 33′ prima di trovare un lampo di vita offensivo nel finale ma da chi dovrebbe guidare la squadra è davvero troppo poco.
Ad infondere però un pò di positività ci pensa coach Kastritis che analizza così la preseason nel post gara: “Quella di oggi è stata un’amichevole molto importante per noi. Ogni partita è importante per noi, in un periodo di preparazione in cui non abbiamo mai potuto giocare tutti insieme ma soprattutto allenarci tutti insieme. Non voglio cercare scuse, dobbiamo essere capaci di competere in ogni condizione, però è giusto dire che anche oggi abbiamo giocato senza due giocatori molto importanti come Freeman e Renfro. Nel primo tempo abbiamo concesso troppo a Reggio Emilia, soprattutto a livello di rimbalzi, mentre nella ripresa abbiamo visto il vero spirito e la vera anima di quella Varese che tutti vogliamo. Ora la preparazione è finita, dobbiamo lavorare su quello che dobbiamo migliorare, credendo nel nostro percorso, nei nostri giocatori e da martedì essere pronti per Sassari”.
SUL PROBLEMA DEI RIMABLZI: “Io credo davvero che tutto dipenda dall’approccio. Molte volte ci si sofferma su un aspetto, come possono essere i rimbalzi, o su un altro ma credo che se approcci in maniera corretta alla partita tutto va meglio. Lo spirito ed il desiderio di competere devono essere le direttrici guida della nostra squadra. Sappiamo che ci sono dei problemi e proprio per questo dobbiamo essere sempre pronti a dare il meglio di noi stessi, giocando al 100%, con desiderio e grande sforzo di squadra, altrimenti non andiamo da nessuna parte”.
SUL POST TORTONA: “Dobbiamo guardare avanti. Non cerchiamo scuse per quanto è accaduto, siamo stati davvero critici tra noi e sappiamo che ci sono dei problemi, soprattutto relativi al fatto che la squadra non ha mai potuto allenarsi al completo. Però ripeto, se tutti ci alleniamo al 100% arriviamo a fornire prestazioni come quella del secondo tempo di oggi che è ciò che vogliamo. Siamo consci che il livello del campionato sia molto alto e proprio per questo non possiamo permetterci di allenarci e giocare come il primo tempo di oggi”.
Alessandro Burin