
Un weekend storico per il Flag Football azzurro: a Parigi l’Italia maschile si è laureata campione d’Europa, mentre le ragazze, grazie ad un settimo posto finale artigliato con grinta, cuore e orgoglio, hanno a loro volta conquistato la qualificazione ai Mondiali IFAF 2026 di Dusseldorf, primo importantissimo step verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Le luci dei riflettori sono ovviamente rivolte alla squadra maschile di coach Massimiliano Bonomo che ha chiuso il suo percorso perfetto battendo in finale l’Austria per 27-19. Un successo mai in discussione, costruito con autorità fin dal primo tempo grazie a un Luke Zahradka formato MVP, capace di lanciare ben tre touchdown pass per Vincent Papale e guidare l’attacco con la sicurezza di chi sa come si vince. Al riposo gli Azzurri erano già avanti 21-6, complice anche una safety difensiva e una trasformazione di Austin Albericci. Nella ripresa, l’Italia ha resistito al ritorno austriaco grazie alla tenacia della difesa: due intercetti chiave di Simone Alinovi e Paolo Lazzaretto, una nuova safety e il sigillo finale con il touchdown di Jordan Bouah hanno scritto la parola “fine” su una cavalcata entusiasmante, che rilancia con forza le ambizioni tricolori in chiave olimpica.
Se gli uomini hanno brillato, le donne non sono state da meno. Anzi, la vittoria per 18-12 contro l’Ucraina nella finale per il 7° posto ha avuto un peso specifico enorme, perché ha significato qualificazione diretta ai Mondiali IFAF 2026. A rendere tutto possibile è stato anche l’incastro perfetto del ranking: la Germania, già qualificata come Paese ospitante, ha liberato uno slot per le Azzurre.
Una qualificazione conquistata con la forza della volontà, dopo giorni difficili e il ko con la Slovenia che sembrava aver spento le speranze. Invece, nella sfida da dentro o fuori, l’Italia femminile ha tirato fuori tutto ciò che aveva, con un touchdown decisivo segnato a 30” dalla fine, per un epilogo da film. Tra le protagoniste azzurre non poteva mancare Sofia Petrillo, QB di casa Skorpions Varese, simbolo di una squadra giovane ma ricca di carattere e futuro. Il percorso delle Azzurre ha visto tre vittorie (Danimarca, Irlanda e Ucraina) e tre sconfitte (Germania, Francia e Slovenia), ma il bilancio va letto ben oltre i numeri. La crescita è evidente, il gruppo c’è, e coach Jonathan Homer ha a disposizione una base solida su cui lavorare in vista del prossimo step: Düsseldorf 2026, tappa obbligata per coltivare il sogno Los Angeles.
Il CAMMINO AZZURRO
ITALIA MASCHILE
Fase a gironi
Italia – Ucraina 39-13
Portogallo – Italia 12-43
Italia – Norvegia 33-0
Irlanda – Italia 12-41
Svizzera – Italia 32-20
Main draw 1/4
Israele – Italia 38-41
Main draw 1/2
Gran Bretagna – Italia 22-28
Finale 1°/2° posto
Italia – Austria 27-19
ITALIA FEMMINILE
Fase a gironi
Italia – Danimarca 26-6
Irlanda – Italia 22-39
Germania – Italia 42-12
Main draw 1/4
Francia – Italia 46-6
Draw 5/8
Slovenia – Italia 19-13
Finale 7°/8° posto
Ucraina – Italia 12-18
Matteo Carraro
Foto Riccardo Foglio