Nella vita di tutti i giorni porta la toga, la sera e la domenica indossa invece la maglia biancoverde del Marnate Gorla, e se c’è la passione ad accomunare questi due ambiti, la differenza sostanziale sta nel ruolo, in aula è un difensore, in campo un attaccante di razza: Alberto Stefanazzi, avvocato e centravanti, ha le idee chiare e la voglia di vincere l’ennesima causa, ehm…sfida della sua vita.
Fortemente voluto dal direttore sportivo Caristina, stimato da compagni che in gran parte conosceva già, e dal mister che invece ha dovuto “soffrire” per i suoi gol da avversario, questa volta remano entrambe dalla stessa parte con l’obiettivo di portare in alto il Marnate Gorla.
E se è vero che la scaramanzia regna sovrana, è vero anche che non ci si può nascondere: “Siamo i padroni del nostro destino”.

Partiamo da questa estate, come mai lasci Inveruno e scegli Marnate?
Mi butto in questa avventura per tornare un po’ nel varesotto ed invece mi ritrovo di nuovo nel girone N (ride ndr), ma a parte le battute sono rimasto sorpreso dal progetto pluriennale che questa società mi ha mostrato, dire sì, anche in virtù della rosa che si stava costruendo, è stato facile, con Inveruno ho chiuso un bellissimo capitolo della mia vita calcistica, è stata un’esperienza vincente ma non solo, ho incontrato bellissime persone a cui auguro il meglio possibile, ma a conti fatti volevo anche avvicinarmi a casa”.

Felice della scelta dopo i primi mesi?
“Assolutamente sì, la società non ci fa mancare nulla, i compagni sono ottimi e abbiamo già creato un bellissimo gruppo, oltretutto mi hanno subito scelto come vice capitano, e questo mi responsabilizza e mi inorgoglisce, gli obiettivi sono ambiziosi, un po’ come lo sono io, e poi in panchina abbiamo un top player”.

Mister Rocco Amendolara, un martello, come ti trovi con lui?
Lo hai detto, un martello, è positivamente ossessionato dal calcio, non lo conoscevo ma me ne avevano parlato molto bene, parla con tutti, ascolta tutti, ha le sue idee ma sa anche adattarsi, si lavora sodo e ha creato gruppo sin da subito, devo dire che mi ha impressionato”.

È un Marnate Gorla che vola in Coppa ed in campionato, eppure domenica prima sconfitta per mano di un’altra avversaria che vuole fare bene come l’Accademia Bustese.
È praticamente successo tutto negli ultimi 5 minuti, dove abbiamo subito due reti che hanno invertito le sorti del match, è un peccato perché soprattutto nel secondo tempo avevamo costruito bene la vittoria, ma forse dobbiamo rammaricarci per non averla chiusa, in generale nelle altre gare l’abbiamo spesso messa in ghiaccio ben prima dei minuti finali, a sto giro la paghiamo ma sono certo che questa sconfitta ci farà crescere; attenzione non voglio togliere nulla all’Accademia Bustese che ha fatto la sua partita onesta e che soprattutto mi ha impressionato con i due esterni davanti”.

In generale che campionato ti sembra?
È difficile da decifrare dopo così poche giornate, abbiamo visto qualche squadra ma credo che i valori usciranno fuori alla lunga, noi conosciamo il nostro ma dobbiamo ancora esprimerlo pienamente, con un po’ di onestà dico che siamo padroni del nostro destino, per il resto lo sai che sono scaramantico”.

Capitolo Coppa Lombardia: qualche settimana fa passate il turno con una super vittoria in rimonta con il Cucciago, ora arriva il girone a 3 con Ardita e Cassina Rizzardi, ma al di là degli avversari so che per te è un conto aperto…
La finale persa tre anni fa con il Cassano ce l’ho ancora qui, l’anno scorso con l’Inveruno usciamo a dicembre in un campo di ghiaccio, inutile dire che ci tengo tantissimo, un po’ perché è un conto in sospeso a livello personale e un po’ perché penso sia un’altra via per salire di categoria, oltretutto abbiamo una profondità di rosa che può permetterci davvero di guardare con entusiasmo e consapevolezza su entrambe i fronti, che dire…testa al girone a tre e poi si vedrà”.

Hai detto degli obiettivi di squadra, ma tu che obiettivo ti sei posto?
Ti dico solo questo: ho iniziato la stagione con -26 gol a quota 200 in carriera, ne ho già fatti 7 quindi ne mancano 19…ci siamo già capiti, ma se devo barattarlo con l’obiettivo di squadra giuro che non ci penso mezzo secondo”.

La maglietta è già pronta?
Rigorosamente da Teo Caristina” (ride ndr).

Toglimi una curiosità: ce la siamo chiesti in tanti, me lo sono chiesta anche io non lo nascondo, come fanno a coesistere tre attaccanti come Stefanazzi, Izzo e Passafiume?
Ma parli di quella storia dei “due galli o più in un pollaio”… (altra risata ndr) In realtà è più semplice di quanto si pensi perché con Izzo avevo già giocato a Vanzaghello e ci siamo sempre trovati benissimo, c’è il massimo rispetto tra noi, e Franci Passafiume si sacrifica tanto, fa sicuramente il lavoro più sporco con qualche copertura in più, ma anche tra noi c’è un rispetto enorme, vedi il ruolo del vice che ti dicevo prima, che è toccato a me ma che sarebbe potuto anche spettare a lui, e poi c’è il mister a guidarci e schierarci nel modo più congeniale a noi e alla squadra, questo senza nulla togliere a tutti gli altri ragazzi che giocano nello stesso reparto e che hanno a loro volta grandi qualità”.

L’impegno più prossimo sarà un derby, domenica ostacolo Valle Olona.
Nemmeno a dirlo, noi vogliamo riprendere la nostra marcia, ma ho massimo rispetto di quest’avversario che forse non è ancora riuscito ad esprimersi a pieno, davanti ci sono De Luca – Diao – Belvisi, non è un attacco che può permettersi chiunque, sono sicuro che verrà fuori una bella partita ma almeno qui posso sbilanciarmi dai, vogliamo subito tornare a vincere”.

Mariella Lamonica

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