
Nettissima sconfitta per la Pallacanestro Varese che crolla in casa 61-94 contro l’Olimpia Milano nel primo derby della stagione. Andiamo a vedere i voti in casa OJM.
Alviti 4.5: Serata no per l’ala di Alatri che non riesce ad accendersi in attacco (1/9 al tiro complessivo) e che soffre tanto, in difesa, i continui cambi difensivi che lo portano alle volte a doversi accoppiare con i rapidi e fisici esterni meneghini alle altre con i muscoli di Booker, Diop e Dunston.
Moore 6.5: Tanta energia, tanta voglia di fare ma anche tanti errori, soprattutto quando si trova, palla in mano, a dover creare qualcosa per i compagni. In difesa, però, è uno dei pochi che ci mette quell’energia e intensità che sono clamorosamente mancate questa sera.
Villa 6: 7′ minuti di fisico, energia e difesa. Oggettivamente, non gli si poteva chiedere di più.
Assui 5: Tanta fatica per il numero 7 biancorosso che soffre tantissimo la qualità tecnica e fisica degli esterni meneghini, nascondendosi, poi, troppo in attacco, dove prende solo 7 tiri in tutta la partita, segnandone appena 2.
Nkamhoua 7: E’ tutt’un’altra storia anche per lui rispetto alla partita di Sassari. Chiamato a reggere il peso di Varese sotto le plance, soffre e non poco l’alternarsi della fisicità dei lunghi meneghini ed anche lui, come Alviti, fa fatica a trovare il giusto accoppiamento nei continui cambi che Varese mette in atto. In attacco, con un gioco che latita per lunghi tratti, cerca di inventarsi qualcosa dal nulla ed alla fine, in mezzo a tutte queste difficoltà, chiude co una doppia-doppia da 16 punti e 10 rimbalzi.
Librizzi 6.5: Come Moore, in difesa ci mette davvero fame e grinta, benché le difficoltà fisiche nel reggere l’urto contro Bolmaro ed Ennis sono evidenti. In attacco è uno dei pochi in grado di scompigliare l’ordine che coach Messina è riuscito a creare nell’organizzazione difensiva dei suoi, anche se non basta per tenere la OJM.
Ladurner 5: Fa quello che può, soprattutto nel primo tempo, cercando di portare centimetri e presenza in area. E’ chiaro che l’impatto non può essere dei più eclatanti, però non demerita per impegno ed applicazione.
Moody 4: E’ un problema, inutile girarci intorno. Un giocatore avulso dal contesto tecnico-tattico che vuole Kastritis in campo, partendo dall’energia e dalla cattiveria difensiva e passando per un’inefficacia offensiva che ormai ha raggiunto livelli davvero preoccupanti. A fare più paura non è lo 0/8 complessivo al tiro, quanto l’incapacità totale di dare ritmo e creare occasioni per la squadra. Delle qualità da leader poi, che ci si aspettava, non ce n’è nemmeno l’ombra.
Freeman 5.5: Il livello fisico della contesa è una roba che non gli compete nella maniera più totale in questo momento, a livello tecnico, invece, è uno di quelli che sbaglia di meno, a testimonianza ennesima del fatto, se mai ce ne fosse bisogno, che la qualità nelle mani è altissima, purtroppo, non ancora supportata dalla stessa efficienza fisica.
Alessandro Burin