C’è una squadra che ama stupire e stupirsi in questo inizio di campionato ed è il Basket Casorate Sempione di coach Dario Lo Storto. I gialloblu hanno conquistato due vittorie nelle prime tre giornate di campionato, l’ultima, prestigiosissima, nel derby contro la Robur Et Fides, sovvertendo qualsiasi tipo di pronostico. Una squadra di ragazzotti spregiudicati che seguono in maniera pedissequa le indicazioni del proprio coach, con l’obiettivo, tutt’altro che scontato di conquistare la salvezza benché squadra decisamente sotto età per il torneo. Proprio con Lo Storto abbiamo analizzato la vittoria di sabato ed il cammino della sua Casorate.

Quant’è la soddisfazione per la vittoria su Varese?
“È una vittoria che pesa e dà fiducia, perché ottenuta contro un avversario di qualità e con una struttura ben definita. Sapevamo che sarebbe stata una partita ad alta intensità e i ragazzi hanno risposto con grande solidità mentale. Sono soddisfatto soprattutto dell’atteggiamento: abbiamo saputo mantenere equilibrio anche nei momenti di difficoltà, segno di una crescita collettiva importante”.

Qual è stata la chiave di volta del match?
“La chiave è stata la capacità di controllare il ritmo e imporre il nostro piano partita. Dopo un primo quarto in cui abbiamo subito la loro aggressività, siamo riusciti a gestire meglio le spaziature, a leggere con più lucidità e a limitare le loro seconde opportunità. Da lì la nostra difesa ha alzato il livello e quando difendiamo con continuità, anche il nostro attacco diventa più fluido e pericoloso”.

Come sta rispondendo la squadra al doppio impegno Serie C – Under 19 Eccellenza?
“Molto bene, considerando la complessità del percorso. È una gestione che richiede equilibrio tra carichi fisici e mentali, ma i ragazzi stanno dimostrando grande disponibilità e senso di appartenenza. Il doppio impegno ci permette di accelerare il processo di maturazione: la Serie C ci costringe a confrontarci con fisicità ed esperienza, mentre l’Under 19 ci offre ritmo e spazi di sviluppo tecnico. È un lavoro che, nel medio periodo, darà i suoi frutti”.

Quali step di crescita deve ancora fare la squadra?
“Serve maggiore continuità nei 40 minuti, soprattutto nella gestione dei possessi dopo i momenti di break. Dobbiamo imparare a non abbassare mai la qualità delle letture, perché a questi livelli ogni distrazione si paga. Inoltre, voglio che la squadra cresca nella comunicazione difensiva e nella capacità di riconoscere i momenti della partita: saper quando spingere e quando rallentare è ciò che distingue una buona squadra da una squadra vincente”.

Prossimo impegno in casa della fortissima Cermenate. Cosa chiederà ai suoi?
“Di mantenere la nostra identità, indipendentemente dal valore dell’avversario. Cermenate ha esperienza, fisicità e talento diffuso, ma noi dobbiamo imporre la nostra intensità e i nostri principi. Chiederò lucidità nelle scelte e coesione difensiva: voglio vedere una squadra che giochi con coraggio, disciplina e ambizione. Solo così possiamo misurarci davvero con chi sta davanti a noi”.

Alessandro Burin

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