
Doveva essere un derby di Prima Categoria come tanti, acceso ma corretto, deciso solo dal campo. Invece, la partita tra Valle Olona e Marnate Gorla, valida per la quinta giornata e vinta 1-0 dagli ospiti grazie a un gol allo scadere, si è trasformata in un pomeriggio teso e difficile da dimenticare.
Il calcio, questa volta, è rimasto sullo sfondo, travolto da episodi di razzismo, sei espulsioni e un clima sempre più nervoso che ha rischiato di degenerare dopo il triplice fischio.
L’accusa del Valle Olona: offese continue e arbitro inattivo
Secondo la società di casa, il proprio centravanti Diao sarebbe stato bersaglio per tutto il secondo tempo di insulti razzisti provenienti da un gruppo ristretto di sostenitori del Marnate Gorla. Il presidente Claudio Berti ha espresso grande amarezza per quanto accaduto, sottolineando che l’arbitro avrebbe dovuto sospendere l’incontro come previsto dal protocollo. Il Valle Olona, pur riconoscendo il merito sportivo degli avversari, ha evidenziato come l’aspetto umano sia stato calpestato: un giocatore entrato in campo per divertirsi e competere si è trovato invece a subire offese per oltre 45 minuti. Al termine della gara, la tensione è esplosa quando Diao ha reagito verbalmente, rimediando l’espulsione e innescando un parapiglia nei pressi degli spogliatoi.
Per la società biancorossa, l’episodio rappresenta una sconfitta che va oltre il risultato: un colpo alla dignità di un ragazzo e al senso stesso dello sport.
La versione del Marnate Gorla: nervosismo generale e responsabilità da chiarire
Dall’altra parte, il Marnate Gorla ha espresso dispiacere per quanto avvenuto, pur offrendo una lettura più sfumata. Il presidente Alberto Bernasconi ha parlato di una tensione crescente in campo e sugli spalti, difficile da attribuire a un singolo momento o gesto. Secondo la società ospite, si sarebbe trattato di un’escalation di nervosismo che ha coinvolto entrambe le parti, culminata con una reazione del giocatore del Valle Olona nei confronti del pubblico. Bernasconi ha ribadito la condanna per qualsiasi forma di discriminazione, ma ha anche sottolineato come non sia possibile stabilire con certezza l’origine esatta degli insulti e delle provocazioni.
Il Marnate Gorla, pur confermando il dispiacere per l’accaduto, ha ricordato che episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi su un campo di calcio, indipendentemente dal colore della pelle o dal risultato sportivo.
Ora toccherà al Giudice Sportivo analizzare i referti e fare chiarezza su quanto accaduto (atteso per domani, giovedì 16 ottobre, il comunicato del CRL) nel tentativo di ricomporre una vicenda che, comunque vada, lascia un segno negativo per tutto il movimento dilettantistico. Perché al di là del risultato, la vera sconfitta è quella di chi dimentica che il calcio dovrebbe essere passione, rispetto e condivisione.
Redazione



















