E’ una sfida ricca d’incognite quella che attende la Pallacanestro Varese, impegnata domenica 19 ottobre alle ore 18:00 sul parquet del PalaBigi contro la UNA HOTELS Reggio Emilia. I reggiani, infatti, dopo un paio di stagioni consolidate, hanno cambiato molto nell’ultima sessione di mercato estiva, andando a modificare quella che era una conformazione di squadra che nelle ultime stagioni aveva davvero fatto bene nel nostro campionato.

La riprova di questo, sono i dati delle prime due giornate di campionato: nelle ultime stagioni la squadra di coach Priftis è sempre stato un gruppo votato all’attacco, capace di una potenza di fuoco decisamente elevata, frutto di un gioco rapido e veloce, fatto d’intensità difensiva e di veloci transizioni offensive. Nelle prime due giornate di questa stagione, invece, le statistiche parlano di una squadra che non ha mai raggiunto gli 80 punti segnati (76 nella vittoria con Udine nella prima giornata, 78 nella sconfitta con Cantù di settimana scorsa). Risultato, questo, di due partite in cui i reggiani non hanno certo tirato benissimo, basti leggere il 47.4% da due ed il 32.3% da tre come medie complessive. Diverso il discorso in FIBA Europe Cup, dove ad esempio i reggiani hanno vinto la partita d’esordio contro JDA Dijon per 88-96 dopo un supplementare ma sappiamo bene che il livello tra Lega Basket e l’ultima competizione continentale è ben diverso.

Una squadra meno tecnica ma più fisica rispetto alle ultime stagioni: basti vedere come sugli esterni i reggiani annoverano Barford, Caupain ma anche lo stesso Uglietti, a cui si affianca l’ex varesino Woldetensae e soprattutto il sempreverde Jamar Smith, pericolo numero 1 da oltre l’arco assieme a Michele Vitali.

I veri pericoli, però, arrivano nel ruolo di 4 e di 5, con i reggiani che possono contare sulla fisicità ed il peso di Cheatham, Severini, Williams ed Echenique, centrone di 212 cm per 117 chili che già nell’amichevole di Varese di qualche settimana fa ha messo in mostra tutto il suo strapotere fisico nel pitturato, anche se finora non è riuscito mai ad esprimerlo. Chiave di volta del match sarà la capacità di Varese di reggere l’urto a rimbalzo, contro una squadra, quella di Priftis, settima nella classifica dei rimbalzi presi, con una media di 38 a partita ed è qui che il rientro di Renfro dovrà andare ad incidere in maniera decisiva, per permettere a Varese di ribattere ad una situazione che finora l’ha sempre vista soffrire moltissimo.

Alessandro Burin

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