Un’estate bollente e poi la decisione di restare alla Valceresio con tutta l’intenzione, fra l’altro, di fare ancora meglio per poter vincere qualcosa d’importante: Andrea Di Iorio, attaccante classe ’98, di offerte ne ha avute diverse, ma alla fine ha prevalso “il benessere”. “Confesso che tutte le chiamate che ho avuto mi hanno lusingato, mi hanno tentato, non lo nascondo anche dal punto di vista economico, ma per me, nel calcio, ha sempre prevalso una cosa “lo star bene”, ed io alla Valceresio sto veramente bene, con il mister, con i compagni, con la società, il calcio è uno svago dopo 8 ore di lavoro, mi sono chiesto dove potessi andare per star meglio di così e alla fine eccomi di nuovo qui”.

Alla Valceresio, però, sono arrivati anche giocatori importanti persino nel tuo stesso ruolo, la concorrenza di stimola o ti mette in crisi?
Mi stimola, eccome, premesso che sono arrivati Ghizzi, Libralon, Picetti, giocatori con cui ho condiviso un anno spettacolare a Morazzone, ritrovarmi con loro mi ha fatto davvero piacere, e poi non mi sembra sia andata così male (ride ndr), permettetemi però una parola su Mattia Ghizzi, uno degli attaccanti più forti con cui abbia mai giocato, se non è uno stimolo potersi allenare con lui, poter giocare con lui, non so cosa lo sia”.

So che la scaramanzia regna sovrana però tutti questi sono indizi che sommati fanno una prova…
Vuoi sapere se vogliamo fare qualcosa di importante? Beh, sì, non possiamo negarlo né tantomeno nasconderci, il primo obiettivo è migliorare lo scorso anno, ma non farmi esporre troppo che poi lo sai che mi sgridano (altra risata ndr)”.

Cosa pensi di questo “girone alternativo”? Avendo giocato tu a lungo nel comasco, sicuramente ci sono realtà che ti sono più familiari
Sì in effetti io in provincia di Como ci ho trascorso 10 anni, per me personalmente è stata una bella notizia e mi dato un’ulteriore spinta, tante squadre sono cambiate ma qualche info in più campi, società e giocatori, la riferisco al mister e alla squadra, può sempre tornare utile”.

Nove punti in cinque partite più il passaggio del turno in Coppa Lombardia, come giudichi quest’avvio?
Sicuramente è positivo, ci sono stati due scivoloni ma come dice il mister non eravamo fenomeni prima e non siamo diventati scarsi dopo, domenica contro la capolista Luisago abbiamo dimostrato di saper reagire e ci siamo presi una vittoria rotonda, anche se non hai idea di quanto sia arrabbiato Efrem per il gol subito, ma ha ragione, fino ad oggi la fase difensiva non ha funzionato come avrebbe dovuto, ed in primis metto il lavoro di noi attaccanti che anche da quel punto di vista deve migliorare molto”. “Peròproseguequel risultato di 5-1 è frutto di come l’abbiamo preparata in settimana, ci concentriamo tanto su noi stessi più che sugli avversari, e soprattutto lavoriamo sulla mentalità, determinante in ogni situazione”. E la Coppa? “Siamo felici di aver superato il primo girone, che è sempre un po’ insidioso, e vogliamo andare il più avanti possibile, anche in questo caso il nostro allenatore ci martella perché è un altro percorso a cui tiene particolarmente, e poi credo che con la rosa che abbiamo sia un’alternativa per tenere tutti sul pezzo e per sfruttarla al meglio”.

Tu che obiettivi ti sei posto?
Migliorarmi, sempre, costantemente, l’anno scorso ho siglato 15 gol in tutta la stagione, vorrei incrementare ma soprattutto vorrei che questa squadra raggiungesse un traguardo importante”.

Prossimo impegno, Veniano. Che mi dici?
Squadra da tenere d’occhio, innanzitutto sono 2 punti davanti a noi, vincere vorrebbe dire sorpassarli e già non è poco, vediamo un po’ che succede ma come ho detto prima stiamo preparando ogni partita con la giusta mentalità e concentrandoci su noi stessi, vale anche per questa settimana”.

La famiglia Di Iorio è, però, una famiglia di bomber, con il calcio nel dna. Oltre te, c’è anche Camilla Di Iorio, attaccante del Varese, pronta a “rubarti la scena”. “Se devo dirla tutta c’è anche la mia ragazza, Elisa, che gioca con lei, siamo davvero dei calciofili”. 

Ed Elisa che tipo di giocatrice è? “Una centrocampista che vede cose che nessuno vede, ha una visione pazzesca, ti manda in porta con un passaggio, è proprio una di quelle che preferisce dieci mila volta l’assist al gol, è completa, e l’ammiro molto. Galeotta fu una festa ovviamente con lo zampino di mia sorella. Chi è il suo idolo? Ma spero io, dai (risata ndr)”.

Torniamo a Camilla: abbiamo stilato una serie di domande botta e risposta per scoprire il vero o la vera bomber di casa Di Iorio, sei pronto?
“Prontissimo”.

Com’è il confronto post-partita?
“A volte le scrivo io, a volte lo fa lei, ma ci sentiamo spesso, il confronto c’è anche prima della gara, l’in bocca al lupo non manca mai”.

Chi segna più gol quest’anno? 
“Lei non si è ancora sbloccata, io ho tra campionato e coppa ho fatto 7 su 7, in questo momento penso io”

Sei squalificato: chi vai a vedere? Varese o Valceresio?
“Non se la prenderà ma dico Valceresio”

Chi è più forte di testa?
“io”

Piede debole?
“Io”

Uno contro uno con il portiere?
“Lei, è più fredda di me”

Rigori?
“Io”

Punizioni?
“Io”

Mentalità?
“Lei”

Tecnicamente?
“Qui mi gioco un pareggio”

Killer Instinct?
“Lei”

Proteggere la palla/Far salire la squadra?
“Lei”

Piede debole?
“Io”

Testa calda?
“Sicuramente lei”

Infine, con i dovuti scongiuri, in caso di una doppia vittoria del campionato, doppia festa?
“Penso che ognuno la festeggi con la propria squadra, ma tra di noi certamente sì”

Mariella Lamonica

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