Ottimo inizio di stagione per la WIZ Legnano nel Girone C di Serie C che, dopo sette giornate, può vantare cinque vittorie e due sole sconfitte. Alla guida c’è Stefano Santaterra, alla prima esperienza da capo allenatore in carriera, che sta portando entusiasmo e solidità al gruppo. Con lui abbiamo fatto il punto su questo avvio di campionato, tra bilanci, obiettivi e prossimi impegni.

Quest’estate la scelta di andare a Legnano.
“Io e il GM Codari ci conosciamo da una decina d’anni: quando facevo l’assistente in D proprio qui a WIZ avevamo instaurato un bel rapporto. Quest’estate ci siamo ritrovati e abbiamo capito che poteva nascere qualcosa di importante. Mi ha fatto molto piacere la sua chiamata: conoscevo già l’ambiente WIZ anche da avversario e so che è una realtà importante, che negli ultimi anni si è affermata in Serie C con campionati di buon livello. Per me è una sfida: voglio cercare di mettere anche io il mio mattoncino per arrivare ai playoff. Ho avuto carta bianca nella costruzione della squadra, e questa è una bella dimostrazione di fiducia. Il gruppo era fondamentalmente già pronto, mancava solo un play, e il mio primo nome è stato Tannoia: lo avevo già avuto a Nerviano e la connessione è rimasta”.

Quanto cambia il mondo da assistente a capo allenatore?
“E’ totalmente diverso, soprattutto nel giorno della partita, che fa davvero la differenza. In settimana il mio mood è rimasto bene o male lo stesso di quando facevo l’assistente, ma il peso delle scelte nei 40’ cambia tantissimo ed è la cosa più stimolante. Cambia anche il rapporto con i ragazzi durante la gara, perché sei più concentrato su aspetti tattici e gestionali piuttosto che sul rapporto personale stretto con i giocatori”.

Con lei si è portato, in qualità di assistente, Gabriele Longhi, con cui aveva lavorato a Gallarate. Come mai questa scelta?
“Sono contentissimo della scelta che ho fatto e la rifarei altre cento volte. Ci siamo conosciuti a Gallarate lo scorso anno: parliamo la stessa lingua cestistica e questo è stato importantissimo per me. È bravo, preparato, e nel momento in cui entri in un contesto nuovo avere una persona di fiducia al tuo fianco è fondamentale. Parliamo molto durante la partita e questo ci aiuta tantissimo”.

Accennavamo prima a Tannoia, in una colonna vertebrale di squadra che si compone anche di Hamadi e Dushi…
“Sono stato fortunato perché Tannoia e Hamadi si conoscevano già: avevano giocato insieme nelle giovanili e la loro intesa è rimasta. Questo aiuta tanto in campo. L’aggiunta di Dushi, un bravissimo ragazzo, si è inserita perfettamente nel nostro gioco. Al momento i risultati ci stanno premiando, anche se resta un po’ di rammarico per le due gare perse. La stagione è ancora lunghissima, ma abbiamo già fatto passi in avanti dalla prima partita a oggi”.

Tanto talento in attacco ma il vero punto di forza in questo momento è la difesa con soli 72 punti di media subiti…
“Stiamo lavorando molto su questo aspetto. Stiamo dando concetti chiari e costruendo la chimica di squadra, che cresce con la conoscenza reciproca. Il lavoro sta andando nella direzione giusta, ma abbiamo ancora grandi margini di miglioramento, soprattutto a livello di continuità nei 40 minuti”.

Prossima sfida con Milano3.
“Le partite fuori casa sono sempre insidiose in questo girone. Loro vengono da un periodo positivo, con due vittorie nelle ultime tre gare: si stanno ritrovando e stanno crescendo. Sarà davvero dura, perché hanno fisicità importanti, talento individuale e ragazzi che si conoscono bene. Dovremo fare una partita attenta e concentrata per tutti i 40 minuti”.

Alessandro Burin

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