E’ tanto, tantissimo l’amaro in bocca che rimane in casa Pallacanestro Varese alla sirena del 40′ nella sfida persa per 77-83 contro la Virtus Bologna. I biancorossi danno seguito all’ottima prova di Venezia, giocando alla pari con le V Nere per 38 minuti, prima però, proprio come in laguna, di spegnersi negli ultimi due minuti: un piccolo blackout che costa però anche stasera i due punti.

Beffa nella beffa è che la miglior prova stagionale a rimbalzo dei biancorossi, che colgono ben 47 carambole a fronte delle sole 29 dei virtussini, che però prendono gli ultimi due, i più pesanti, che decidono poi la partita. Meno tiri da tre punti e più attacco al ferro sono le chiavi offensive di una Varese che ha assaporato il colpaccio, pagando soprattutto nel primo tempo però le troppe palle perse (saranno 23 alla fine ma erano già 16 al termine dei primi 20′) e trovando una prova difensiva solidissima a cui è mancato l’ultimo piccolo grande passo che però ha fatto tutta la differenza del mondo.

“Onestamente non so da dove cominciare: se parlare di tattica, o degli episodi finali che hanno deciso la partita o della crescita continua che sta avendo la squadra. Abbiamo fatto tantissime palle perse, molte delle quali ci sono costate canestri facili 1vs0 di Bologna in campo aperto, alcune giocate decisive sono girate a nostro sfavore però voglio mettere l’accento sul comportamento della squadra che per la terza partita di fila è stata compatta e unita fino alla fine. Non dobbiamo sentirci appagati per la prova messa in campo perché abbiamo perso, però i giocatori devono rendersi conto delle cose buone che stanno facendo e da domani dobbiamo avere solo una parola in testa, ovvero essere decisivi in tutto quello che facciamo. Voglio ringraziare ancora una volta i tifosi per il sostegno che ci hanno dato e che ci danno sempre, so che non è facile per loro questo momento, come non lo è per noi, però vogliamo regalargli delle vittorie e so che presto arriveranno. Voglio dedicare poi un pensiero a Freeman che negli ultimi due giorni non è stato affatto bene, ha avuto un problema come quelli di Librizzi, Alviti, Moody, nella settimana scorsa. Non è facile quando continui a perdere avere anche problemi di salute perché ti butti giù”.

SULL’AMAREZZA PER GLI ULTIMI DUE RIMBALZI CONCESSI A BOLOGNA DOPO UNA GARA DOMINATA SOTTO QUESTO PUNTO DI VISTA: “E’ un discorso generale: abbiamo giocato contro un club di Eurolega ad un ritmo di Eurolega, avendo giocato solo due giorni fa a Venezia e questo pesa nelle energie ma nonostante tutto siamo rimasti in partita fino alla fine e quindi vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Non ho rammarico per gli ultimi due rimbalzi lasciati lì, perché abbiamo dato tutto, vorremmo arrivare in quelle situazioni non tutti completamente esausti, però anche oggi ci mancava un giocatore e le rotazioni sono diventate più corte”.

SULLE PALLE PERSE, TANTE NEL PRIMO TEMPO, POCHE NEL SECONDO: “Ne abbiamo parlato nell’intervallo, dovevamo ridurre le palle perse, ho chiesto ai giocatori di essere più decisivi in ogni possesso. Siamo stati anche più intraprendenti e questo ci ha aiutato a ridurre il numero delle palle perse ma solo perché abbiamo giocatori intelligenti che capiscono e ascoltano. Stiamo cercando il nostro equilibrio, oggi abbiamo migliorato i rimbalzi ma fatto male sulle palle perse: ci manca un ultimo step che faremo presto”.

Soddisfatto della voglia con cui i suoi ragazzi si sono andati a prendere la vittoria coach Dusko Ivanovic: “E’ stata una partita davvero dura, Varese ha giocato molto bene, tirando con buone percentuali da tre ma soprattutto prendendo tanti rimbalzi offensivi. Questo ci ha costretto a dover lottare fino alla fine per vincere ma proprio questa è la cosa più positiva di stasera: la voglia con cui siamo rimasti insieme ed abbiamo lottato fino alla fine per portare a casa i due punti”.

Alessandro Burin

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