Fallo! No, non lo stracult di Tinto Brass. Ma quanto messo in atto sabato dalla Pro Patria per darsi un tono agonistico. A fronte di una prestazione tecnicamente davvero poco qualitativa. Alla cassa fanno 23 falli commessi contro i soli 13 del Lumezzane. Di fatto, praticamente il doppio. Performance disciplinare che oltre a produrre un giallo per parte (Schirò e Malotti, mentre l’ammonizione di Mastroianni è frutto della sua esultanza non regolamentare), può suggerire una riflessione. Più falli, più punizioni. Ovvio. Ma anche più interruzioni e meno ritmo. Come sul ring quando il pugile in difficoltà si lega all’avversario. Semplice contingenza o strategia? Vallo a sapere. Ma è il caso di tenere l’icona aperta sul desktop e sviluppare l’argomento. A partire dalla trasferta di domenica a Lecco (ore 17.30, stadio “Rigamonti-Ceppi”).         

Lo strano caso del Dottor Marino e di Mister Tesser 

Ma non era meglio tenersi Geppino Marino? Banale provocazione, d’accordo. Ma la Triestina è passata (al lordo dei 23 punti di penalizzazione), da quota 13 in 10 gare (10 reti fatte, 9 subite), con l’allenatore ad interim allo zero tondo (un gol fatto, 5 al passivo) con il califfo della panchina (leggasi Attilio Tesser). Titolare di 3 sconfitte con Dolomiti Bellunesi, Union Brescia e (ieri) Pro Vercelli. Prematuro trarre delle conclusioni, ma l’impatto della passata stagione (7 punti nelle prime 3 con Padova, Vicenza e Novara), non si è davvero registrato. E il gap dalla penultima Pro Patria è così salito a 19 lunghezze, dalla salvezza diretta addirittura a 23.          

Funky Gallo

Probabilmente a fine stagione la 13^ giornata verrà derubricata a definitivo (?) allungo in vetta del Vicenza. Grazie all’1-2 in inferiorità numerica (rosso a Leverbe) dello U-Power Stadium di Monza con l’Inter U23 dell’ex Vecchi (a proposito, 1.800 nel Settore Ospite), il Lane di Fabio Gallo ha sgasato con conseguente +8 su Union Brescia (sconfitta in casa dall’Alcione) e Lecco (messo sotto a Novara). Con 35 punti su 39 disponibili, i berici viaggiano spediti verso la B diretta. Unico dubbio quando verrà certificata aritmeticamente.                  

Giovanni Castiglioni
(foto Filippo Kultgeneration D’Angelo)

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