
Era inevitabile? Probabilmente sì, anche se quello della Juniores Nazionale Under19 del Varese era per certi versi un suicidio annunciato. Le premesse dell’estate sono state disattese dalla dura realtà di campo, che ha restituito l’immagine di una squadra senz’altro futuribile ma al momento inadeguata per la categoria. Con buona pace del principio “i risultati non contano“. Se ti chiami Varese, i risultati sono la prima cosa da guardare. Verità che Matteo Ponti ha amaramente sperimentato in prima persona: nel pomeriggio il tecnico classe ’90 è stato esonerato dalla panchina dell’Under19 che è stata affidata all’esperienza e al carisma di Costanzo Celestini (DT del settore giovanile biancorosso).
Epilogo duro da digerire per chi, come Ponti, ha sempre messo i colori del Varese davanti a tutto e tutti. Ne è una dimostrazione la scelta, senza pensarci due volte, di scendere in Terza Categoria nella stagione 2019/20 per abbracciare il neonato progetto Città di Varese (per inciso, dalla “rinascita” dei biancorossi, il bomber classe ’90 è ancora il massimo goleador con 25 reti in meno di un anno) contribuendo alla vittoria di quel campionato che è stato l’assist per l’immediato salto in Serie D. E poi, altrettanto a cuor leggero, la scelta di tornare in biancorosso in un’altra veste, quella di allenatore: strada che Ponti ha voluto intraprendere ponendo definitivamente fine alla sua carriera da giocatore in Svizzera e che, al netto delle difficoltà, gli ha subito regalato la soddisfazione di vincere il Campionato Regionale con l’Under17. Trampolino di lancio per la Juniores, ereditando la panchina che fu di Alessandro Unghero, con il complito di costruire un nuovo ciclo.
Ciclo che, almeno per quanto lo riguarda, è già finito. Una sola vittoria, tre pareggi e sei sconfitte (13 gol fatti, 21 subiti) per l’attuale ultimo posto nel Girone C: numeri valsi l’esonero al di là delle prestazioni (più che sottotono in alcuni casi, va detto, ma anche estremamente incoraggianti in altri), che evidentemente non avevano poi chissà quale peso specifico. Al Varese contano solo i risultati e, come sempre accade, a pagare per primo è l’allenatore. Deciso per il cambio, la scelta del Varese non poteva non ricadere su quello che può essere tranquillamente definito “l’usato sicuro“: il curriculum di Celestini parla per sé, ma sarà sufficiente a risollevare le sorti di una squadra costruita con evidenti limiti tecnici e mentali? La decisione aprioristica di strutturare squadre interamente sotto età può pagare fino ad un certo livello, ma da una soglia in poi sarebbe opportuno imparare a coniugare fin dal principio la crescita con i risultati: un gruppo di soli 2008, molti dei quali senza esperienze nazionali alle spalle, non può che pagare il confronto con autentiche corazzate di categoria.
Da quest’oggi (nella foto in alto) Celestini ha iniziato la settimana di allenamenti che condurranno al debutto sabato 15 novembre a Crema: il gruppo potrà senz’altro tratto tesoro da quanto successo, nel bene e nel male, con l’augurio di avere ora anche un responso dal campo. Il primo verdetto, però, è un boccone amaro da digerire per un varesino doc come Matteo Ponti, che avrebbe senz’altro meritato un epilogo diverso.
Di seguito il comunicato ufficiale della società biancorossa.
Juniores – Cambio in panchina: Celestini al posto di Ponti
Il Varese FC comunica di aver sollevato dall’incarico il tecnico della formazione Juniores Matteo Ponti.
La società biancorossa desidera ringraziare Matteo per il lavoro svolto con professionalità e dedizione durante queste stagioni alla guida dellle squadre giovanili, augurandogli i migliori successi per il prosieguo della sua carriera.
Il ruolo di allenatore della formazione Juniores viene affidato a Costanzo Celestini, che già da questa settimana assumerà la direzione degli allenamenti.
Al nuovo tecnico, così come a tutto lo staff e ai ragazzi, vanno gli auguri per una stagione ricca di soddisfazioni.
Matteo Carraro

























