
Presso il Salone Estense di Palazzo Estense a Varese, Mario Minervino, presidente della Cycling Sport Promotion, ha ricevuto la Stella di Bronzo al Merito Sportivo, riconoscimento conferito dal CONI per l’attività organizzativa svolta negli anni a favore dello sport e della comunità.
Presidente Minervino, il Trofeo Binda e il Piccolo Binda nascono per il ciclismo femminile. Quanto conta questo nella loro identità?
“Conta tutto. Qui il ciclismo femminile non è un “aggiunto”, ma il cuore dell’evento. Negli anni Settanta era una scelta coraggiosa. Oggi è un valore riconosciuto: le atlete lo avvertono e lo apprezzano”.
Il territorio è sempre molto presente. Cosa rappresentano queste corse per la Valcuvia e il Varesotto?
“Rappresentano un patrimonio condiviso. La gara non arriva da fuori: nasce qui. È fatta da volontari, amministrazioni, scuole, famiglie. È un modo per sentirsi parte della stessa storia”.
Il progetto scolastico 2026 sarà ancora più ampio. Qual è la sua importanza?
“La bici diventa uno strumento educativo. Lavoriamo su sicurezza stradale, mobilità, ambiente, corretta alimentazione. I bambini imparano regole, ma soprattutto imparano a muoversi nel mondo con responsabilità”.
Si può dire che la corsa comincia molto prima del giorno della gara?
“Sì. in tutto il territorio la corsa inizia a ottobre, nelle scuole. E continua fino a primavera. Il giorno della gara è solo la parte visibile di un lavoro collettivo”.
Il Piccolo Trofeo Binda è considerato la culla dei talenti. È così?
“Qui passano ragazze che poi diventano campionesse. Per molte questo è un passaggio che forma, non solo dal punto di vista sportivo ma umano”.

La parola che torna spesso è “comunità”.
“Perché senza la comunità la corsa non esisterebbe. Chi mette le transenne, chi cucina, chi accoglie, chi guida, chi racconta: ognuno ha una parte”.
Nel 2026 tornerà anche il progetto “KM Green”; di cosa si tratta?
“Un percorso sulla pista ciclabile tra Cittiglio e Laveno dove ragazzi e ragazze racconteranno buone pratiche ambientali attraverso podcast. Un modo semplice per dire che il futuro si costruisce insieme”.
La vittoria più importante di questi anni?
“Quando un bambino guarda la corsa passare e dice: “Voglio farlo anch’io”. Se quella scintilla resta accesa, abbiamo fatto bene”.
Che cosa si aspetta dal 2026?
“Un anno intenso, come sempre. E un passo avanti nella crescita collettiva. Le gare finiscono in poche ore, ma ciò che resta è il modo in cui una comunità si muove insieme”.
Il Trofeo Alfredo Binda e il Piccolo Trofeo Binda non sono soltanto due appuntamenti del calendario internazionale: sono una storia che si rinnova dal 1974, sulle strade della Valcuvia e dentro le scuole, tra generazioni di giovani cicliste, famiglie e volontari. Appuntamento a domenica 15 marzo 2026, con partenza da Luino e arrivo a Cittiglio.
Livio Iacovella (Cycling Sport Promotion)
Foto Ossola
























