Domenica, contro la Rhodense, ha trovato il suo primo gol in campionato, valso un punto in rimonta a un quarto d’ora dal termine. Stiamo parlando di Marco Gasparri, che a settembre, tra l’altro, aveva aperto le marcature stagionali della squadra andando a segno nel primo impegno ufficiale: il derby di Coppa Italia contro i Galletti di Vergiate.

Due mesi dopo, la Solbiatese attende di giocarsi i quarti, in programma mercoledì prossimo contro l’Arconatese, con cui è anche in corso una lotta – o meglio, una rincorsa – in campionato. Secondi a -9 dagli oro-blu, i ragazzi di mister Grieco dovranno limitare il più possibile ogni genere di passo falso per recuperare terreno o quantomeno staccarsi dalle inseguitrici della zona playoff. Certo del valore del gruppo e del lungo cammino ancora da percorrere, l’attaccante classe 1988 guarda con fiducia ai prossimi appuntamenti su entrambi i fronti.

Cominciamo da domenica scorsa. Lo scontro diretto con gli orange era iniziato in salita: cosa non aveva funzionato nell’approccio alla gara e cosa è cambiato per riuscire a raddrizzarla?
“In realtà stava funzionando quasi tutto, ma poi abbiamo preso gol la prima volta che sono scesi in area. Da parte nostra ci sono comunque state diverse occasioni, come ci capita di solito, ma non siamo riusciti a concretizzarle, e man mano che la partita andava avanti, raddrizzarla diventava sempre più difficile. Nella ripresa è arrivato questo secondo gol con deviazione che avrebbe potuto tagliarci le gambe, e invece, grazie ai cambi fatti dal mister, abbiamo reagito e trovato il pareggio. Sul finale, tra l’altro, avremmo anche potuto vincere”.

Tra qualche giorno sarete attesi al “Mari” di Legnano, squadra imprevedibile reduce da tre pareggi consecutivi. Un’altra X è proprio quello che cercherete di evitare…
“Esatto. Adesso, guardando la classifica, dobbiamo sicuramente cercare di fare un filotto di vittorie per rimanere in seconda posizione e recuperare punti all’Arconatese. Giocare contro il Legnano non è mai semplice, soprattutto in casa loro, perché è una squadra con una tifoseria molto calda e che oltretutto sta perdendo poco. Ad ogni modo, quest’anno si può fare fatica con chiunque, come abbiamo visto domenica o anche mercoledì col Magenta. Penso che dovremo giocare ogni partita come abbiamo fatto finora, cercando però di sfruttare meglio le occasioni, che è quello che secondo me ci è mancato”.

Delle sei non vittorie (cinque pareggi e una sconfitta) di queste prime undici giornate, qual è quella che vi ha lasciato più rammarico?
“Direi la trasferta di Saronno, perché loro hanno fatto due tiri in porta, mentre noi abbiamo avuto veramente tante occasioni, e anche sul piano del gioco non mi spiego come abbiamo fatto a non vincere. Aggiungo anche la partita di domenica, che secondo me sarebbe finita diversamente se non avessimo preso il secondo gol. Diciamo che ora avremmo potuto avere quattro punti in più, che sarebbero stati fondamentali”.

Tu che di campi e spogliatoi, nella tua lunga carriera, ne hai conosciuti tanti, come definiresti l’ambiente che hai trovato a Solbiate Arno? E quali sono, secondo te, i tratti distintivi di questa rosa?
“È un ambiente ottimo, dove già l’anno scorso era stato fatto qualcosa di importante che probabilmente aveva lasciato un po’ di amaro in bocca sul finale. Innanzitutto posso dire di aver trovato come compagni dei bravissimi ragazzi, e questo è un aspetto che fa la differenza e ci permette di essere un gruppo unito. Chiaro che, con qualche altra vittoria, riusciremo a compattarci ancora di più. Sul piano tecnico, poi, penso che in Eccellenza ci siano poche squadre come noi e l’Arconatese. Abbiamo una rosa forte e un mister che insieme allo staff ci mette sempre nelle condizioni di fare bene la domenica, dandoci anche tante informazioni sugli avversari per sapere come comportarci in campo. Come detto prima, l’unica pecca è che stiamo facendo pochi gol per la mole di gioco che creiamo, ma ci lavoreremo per cercare di migliorarci”.

Tra meno di una settimana, in Coppa, tornerete ad affrontare l’Arconatese in una gara da dentro o fuori. In ottica futura, quanto potrebbe essere fondamentale il passaggio del turno?
“Sarà molto importante, perché per salire di categoria ci sono tre strade: vincere il campionato, vincere i playoff o vincere la Coppa. Essendo un po’ indietro in campionato, andare avanti in Coppa è un’occasione che non possiamo permetterci di sprecare. Affronteremo una squadra forte, ma avremo il vantaggio di giocare in casa, quindi dovremo provare a vincere”.

Pensi che il loro primato in campionato possa ancora considerarsi un discorso aperto? Da parte vostra, ci crederete fino alla fine?
“Chiaro, la stagione è ancora lunghissima. Al momento sono più avanti, ma ben presto ci saranno da giocare partite su campi pesanti in cui tutti possono perdere punti contro tutti. Per quanto ci riguarda, dovremo stare sul pezzo e fare una serie di risultati positivi per mettere più pressione. Siamo solo a inizio novembre, tutto è possibile”.

Silvia Alabardi

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