La “nuova era” della Pallacanestro Varese è cominciata.
Con il saluto anticipato a Fabrizio Frates, dodicesimo coach “fatto fuori” della storia biancorossa, ieri la società di Piazza Montegrappa ha effettuato un ultimo, disperato, tentativo di salvare la stagione della Cimberio con il raggiungimento dei playoff.
Il messaggio della società è chiaro: “quello che era in nostro potere, anche economico, l’abbiamo fatto. Ora la palla passa a voi”. Voi chi?
I giocatori chiaramente; la sensazione provata nel corso dell’allenamento di ieri, è stata quella di una maggior leggerezza nell’affrontare la prima seduta settimanale. Non che con Fabrizio Frates non ci fosse serenità, anzi. Ma si è rivista voglia di scherzare e di stare insieme, sensazioni che, ultimamente, si faceva fatica a recepire, soprattutto quando le cose in partita non giravano nel verso giusto. “Le facce giuste -è il concetto che Vescovi ha espresso ieri-. Voglio vedere le facce giuste”. Sarà su questo che il nuovo allenatore biancorosso dovrà focalizzarsi, lavorando sulla fiducia ed autostima di alcuni giocatori in modo da ricreare un affiatamento di gruppo fondamentale per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati. Anche perché stravolgere totalmente l’impianto di gioco sarebbe pressoché impossibile; prima si trova una certa continuità di risultati ma, soprattutto, di prestazioni, e poi sarà possibile inserire, a piccole dosi, idee nuove che possano migliorare l’intero sistema.
Il calendario faciliterà le cose a Stefano Bizzozi che dopo la trasferta di Brindisi (gara estremamente complicata) affronterà tre gare “accessibili”: Montegranaro tra le mura amiche, la trasferta di Pesaro e la neopromossa Pistoia al PalaWhirlpool. Il tutto prima del delicato derby contro Cantù di sabato 29 marzo alle ore 20:30. Una vera e propria prova del 9.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)