La settimana più importante della stagione della Cimberio Varese è giunta al termine.
Domenica la prova fondamentale in quel di Pesaro, parquet dove la compagine di coach Bizzozi deve assolutamente vincere per salvare il salvabile di una stagione che fin qui ha regalato poche emozioni.
“In questi giorni abbiamo fatto allenamenti molto intensi sia a livello collettivo che individuale. Non abbiamo avuto defezioni di alcun genere, per cui a Pesaro saremo al completo. La speranza è che questo lavoro ci faccia giocare domenica con buona coscienza e che i miglioramenti fatti, visti anche nell’amichevole contro Torino, possano palesarsi anche contro la squadra di Dell’Agnello”.
“In questo momento della stagione -prosegue- tutte le squadre che hanno bisogno di punti riescono a mettere sul parquet valori e caratteristiche più grandi rispetto a quelle che ci sono ‘sulla carta’. È proprio il caso di Pesaro, che sta attraversando un ottimo periodo di forma, soprattutto quando si trova tra le mura amiche. Sarà una partita molto complessa; questo perché nel campionato italiano non esistono gare scontate, tanto meno in match così dove entrambe le formazioni hanno un estremo bisogno di punti per risollevare le sorti della propria stagione. Dovremo stare attenti a rimbalzo, il nostro tallone d’Achille, poiché loro possono contare su un Anosike decisamente devastante (12.5 rimbalzi a partita, ndr). Come fermarlo? Con un grande lavoro di squadra”.
Sembra che la squadra biancorossa sia in un certo senso “bloccata”. Serve una vittoria per eliminare questo blocco?
“Chiamiamola pure vittoria. Io credo che i ragazzi debbano giocare a testa bassa con energia ed umiltà dando il massimo per tutto l’arco dei 40 minuti. Solo in questo modo potremo guardare il tabellone con la coscienza pulita. Il successo non arriva per caso; arriva solo se sul campo metti davanti a tutto la squadra senza lasciare spazio ad alcun tipo di rimpianto. Proveremo dunque ad evitare di fare le cose viste nella gara contro Montegranaro dove siamo stati perfetti nella prima parte salvo poi rovinare tutto con un secondo tempo impalpabile”.
Ere e compagni giocheranno con il lutto al braccio per commerare la recente scomparsa di Gianfranco Gualco, “che personalmente non ho mai conosciuto, ma che ha fatto la storia dello sport non solo a livello varesino, ma anche e soprattutto a livello italiano. La sua scomparsa rattristisce tutti noi”.
Prima dell’approdo a Pesaro (la squadra partirà domani alle 10:00), il pullman biancorosso farà una tappa presso la comunità di San Patrignano:
“Sarà un onore per noi -conclude il tecnico-. Sarà un’esperienza che esula dall’ambito sportivo e che, ne sono certo, ci arricchirà come persone. Noi tutti non dobbiamo mai dimenticarci di ciò che accade all’infuori del rettangolo di gioco”.

Marco Gandini