Due settimane fa era contestazione pura. I tifosi bloccavano le uscite dei cancelli e Gautieri doveva essere scortato dalla polizia. Qualche giorno dopo il clima a Varese è diametralmente opposto: la tensione ha fatto spazio alla gioia di vedere la propria squadra vittoriosa su una corazzata come l’Empoli. Il tutto con un 4-4-2 solido, con Fiamozzi e Neto titolari, con Pavoletti e Zecchin in netta crescita. Stasera non ci si può proprio lamentare di nulla. In più – come se non bastasse – la partita è stata pressochè perfetta. Mario (foto a destra) è raggiante: “Risultato entusiasmante, l’Empoli è stato messo sotto e dominato nel gioco e sul piano fisico. Sono molto contento di giocatori che definirei ritrovati: Grillo, Corti e Neto su tutti. Loro sembrano tornati ai vecchi tempi. Si è visto un Varese più quadrato in campo, ci sono più stimoli e sicuramente è merito anche dell’allenatore. Tutti attaccano e tutti difendono: al gruppo do un bel 7.5”. Maurizio (foto a sinistra) mette l’accento più sul cambio di panchina, per lui decisivo: “Basta giocare come si deve: era ora! Le ultime partite sono state un po’ una sofferenza… Gautieri ha sperimentato senza riuscirci, il cambio di allenatore e di modulo ha riportato le cose alla normalità”. Claudio (foto in alto) gli fa eco: “Sottili – dice – ha dato moltissimo alla squadra, l’avvicendamento in panchina era praticamente doveroso. Nel 4-4-2 Neto poi diventa fondamentale nel suo ruolo. C’è poco da fare, gli uomini nel proprio ruolo rendono meglio. Oggi finalmente ho visto sprazzi di bel gioco”. Ora il Varese cosa deve fare? Voltarsi indietro e preoccuparsi delle inseguitrici oppure mettere definitivamente le ali e cercare ancora una volta di agguantare i playoff? Massimo (foto a destra) ha le idee chiare: “E’ cambiato tutto: la voglia, la grinta ed i giocatori al loro posto. I calciatori hanno corso tantissimo, secondo me il cambio ha raddrizzato l’ambiente. Guardiamo avanti, questo Varese ha ancora qualche speranza playoff”. Sabato arriva il Palermo, sarà il test decisivo. In chiusura, lo storico tifoso Rinaldo ha voluto dire la sua: “Lo avevo detto ben prima: col 4-3-3 andiamo a fondo. E in più, dov’era Neto? Ora, col 4-4-2 abbiamo vinto. Chi aveva ragione?”.

Luca Mastrorilli