Non c’è ombra di dubbio, l’ex patron biancorosso Antonio Rosati fa spesso parlare di sé. Ultimante anche per vicende legate alla magistratura che, ingigantite, diventano quasi leggende metropolitane farcite da fughe all’estero e condimenti vari.  L’ex presidente del Varese 1910, che ha legato il suo nome alla storica scalata dalla serie C2 alla A sfiorata, a modo suo, commenta tutto questo: “Tutto quello che faccio lo faccio con professionalità e passione, ingredienti che ho messo nel mondo del calcio con il Varese e che ora metto a disposizione del Genoa. Abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo e ora con il presidente Preziosi stiamo gettando le basi per programmi a medio e lungo termine”.  Non solo calcio. “Da un paio d’anni lavoro nel campo della moda con il marchio Lorenzo Riva, ora mi si è presentata un’opportunità: rilevare la Ittierre di Isernia. L’azienda tessile è ora in regime di concordato con 600 dipendenti in cassa integrazione, vedremo”. Un vedremo che ha fatto mettere sul piatto della bilancia un’offerta di 7 milioni di euro per salvare parecchi posti di lavoro.
Il calcio, oltre Genoa può avere ulteriori sviluppi? Il nome di Rosati è stato accostato a diverse società di Lega Pro che lo vorrebbero come n.1 in società. Lui, nel frattempo, ha parlato con la Procura milanese per chiarire la posizione in merito all’inchiesta legata alla ‘ndrangheta: mai stato indagato, mai stato vittima di usura, mai fatto affari con loro.
Michele Marocco