Tutto è pronto per il derby più atteso della stagione varesina.
Domani sera alle 20:30 Varese farà visita al Pianella di Cantù per una sfida tutta da vivere. La Cimberio, che viene da due vittorie consecutive, non sarà al massimo della forma per via di qualche defezione avuta nel corso della settimana. Questo non le impedirà, però, di essere a ranghi completi, così come l’Acqua Vitasnella, che vorrà vendicare tra le mura amiche la sconfitta di settimana scorsa in quel di Caserta.
“Abbiamo vissuto una settimana corta di allenamenti dove abbiamo dovuto fare i conti con l’assenza di Linton Johnson, infortunatosi nel corso dell’ultima gara casalinga -racconta Stefano Bizzozi direttamente dal Ristorante Bologna, consorziato di “Varese nel Cuore”- Questo, però, non ci ha impedito di allenarci con il massimo dell’impegno, grazie anche all’apporto prezioso di qualche elemento delle nostre giovanili che ci ha fatto tenere alto il livello delle sedute. Quella contro Cantù è una partita la cui atmosfera si respira notevolmente; considerando la classifica, trattasi di una partita molto importante per loro, ma anche per noi. E’ vero che il discorso salvezza è quasi risolto, ma non voglio dare nulla per scontato. Vogliamo raggiungerla matematicamente al più presto, mettendo in mostra una pallacanestro che sia piacevole da vedere e con giocate di talento su entrambi i lati del campo. I ragazzi dovranno essere bravi a capire le mie indicazioni cercando di mettere in mostra le loro qualità”.
Eppure manca ancora quella continuità che si va cercando da inizio stagione. Come è possibile?
“Se dovessimo valutare questo aspetto in base all’impegno che i giocatori mettono nel corso degli allenamenti, non dovrebbero esserci questi alti e bassi. Contro Pesaro e Pistoia siamo stati bravi ad invertire il trend negativo nel corso della partita, ma ora dobbiamo farlo in maniera continuativa gara dopo gara. Il solo modo per risolvere questa situazione è quella di continuare a lavorare durante la settimana con impegno, intensità e concentrazione, prendendo atto del fatto che i primi avversari da battere siamo noi stessi, prima ancora degli avversari. Facendo così sarà più facile guardare il risultato finale, bello o brutto che sia”.
“Sappiamo -prosegue- che questo sport ha queste continue variazioni nel punteggio; è il bello e il brutto della pallacanestro, dove gli scenari possono modificarsi da un momento all’altro. In più non dobbiamo dimenticarci che di fronte abbiamo degli avversari che, ovviamente, hanno le proprie strategie”.
Settimana vissuta senza Clark, rientrato ieri in America.
“Il fatto che non si sia allenato con noi, non ci ha fatto buttare via tempo, anzi. Abbiamo studiato delle soluzioni che coinvolgono Adrian Banks e Nicola Mei, che si sono molto impegnati in un ruolo non propriamente loro. Per quanto riguarda De Nicolao, credo sia da parecchio tempo che la regia di una grande squadra sia nelle mani di un giovane talento italiano. Può e deve essere per lui una grande opportunità di crescita che lo possa consacrare definitivamente. Il dopo Clark? Sono convinto che dobbiamo fare di ogni necessità virtù. Ho fiducia nei miei ragazzi e cercheremo tutti di essere all’altezza della situazione mostrando carattere e determinazione, caratteristiche che il pubblico di Varese apprezza e valorizza sempre”.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)