Tutto pronto per il derby lombardo tra Varese e Cremona che andrà in scena domani (ore 18:15).
“Partita delicatissima per la classifica loro ma anche nostra -racconta Fabrizio Frates-, perché potrebbe essere uno spartiacque che potrebbe aprire scenari diversi. Visto il campionato equilibrato che stiamo vivendo, questa gara, in caso di vittoria, ci permetterà di riattaccarci al gruppo che sta lottando per le Final Eight. In più, vogliamo dare continuità non solo alla vittoria nata contro Bologna, ma più in generale alla striscia positiva di gioco delle ultime gare, trovando la prima vittoria in trasferta in questo campionato”.
Come risolvere il mal di trasferta? “Onestamente l’unico match dove siamo stati deficitari è stato quello contro Sassari; le altre partite ce le siamo sempre giocate tutte alla pari fino all’ultimo nonostante le altre squadre, tra le mura amiche, abbiano saputo centuplicare le proprie forze, risultando più freddi nei momenti decisivi del match dove, fino ad ora, abbiamo perso. Parlo, ad esempio, della gara contro Caserta, ma anche quella contro Milano stessa con quello sfondamento che portò Samuels al canestro. Siamo sempre lì, ma ci manca quel pizzico di cattiveria ed esperienza per fare il colpo grosso ogni volta. Le vittorie ottenute fino ad ora ci hanno insegnato che per vincere dobbiamo avere sempre un po’ di margine ogni volta”.
Tornando a Cremona, “è stata molto sfortunata perché ha perso Chase, il giocatore più importante nel ruolo più importante; ha però aggiunto Kyle Johnson che copre un buco che era evidente. È una squadra che non merita la classifica che ha e che nelle ultime partite ha dimostrato grandi segnali di crescita. Per quanto riguarda noi la vittoria di giovedì è stata un toccasana, anche se mi dispiace sentire che questa squadra sia accusata di non essere unita; abbiamo evidenti limiti che stiamo provando a levigare, ma il gruppo è compatto e ha voglia di lottare e giocare tutti insieme. Clark? Mi aspetto che faccia diverse partite come quella contro Bologna, perché è nella sua natura. È uno scorer che vive dei punti che fa anche se ha oggettivi problemi di mobilità laterale e quando viene attaccato difensivamente fa fatica a tenere i primi due scivolamenti. Però ci sta lavorando e contro le Vu Nere ha dimostrato netti passi in avanti”.

Marco Gandini