Partita fondamentale quella di domenica per la Cimberio Varese che contro Siena cercherà, oltre alla continuità a livello di prestazioni, una vittoria che potrebbe dare una sterzata decisiva in termini di Final Eight di Coppa Italia.
“Dopo la vittoria di Cremona -afferma Fabrizio Frates- abbiamo finalmente potuto godere di due giorni di break, al termine dei quali abbiamo potuto preparare al meglio e con più freschezza la gara contro la Montepaschi. Quella con i toscani è solo la prima di tante sfide difficili che ci aspettano, perché incontreremo tutte le prime in classifica: Siena, Reggio Emilia, Milano; abbiamo di fronte, insomma, un mese terribile, da affrontare con entusiasmo e la giusta dose di motivazione che ci rivelerà se effettivamente i progressi visti nelle ultime partite proseguranno anche contro team che ambiscono alla vittoria del campionato”
In casa Cimberio fisicamente tutti stanno bene, “a parte Rush che ha avuto un risentimento agli adduttori che l’ha tenuto fermo per pochi giorni e lo terrà bloccato anche domani. Speriamo di sciogliere la riserva entro domenica. Per il resto siamo pronti; i due giorni di riposo ci hanno dato la giusta carica emotiva rasserenando l’ambiente e facendoci preparare la sfida nel migliore dei modi”.
“Siena -prosegue- ha inserito due giocatori esperti come Janning, che già conosce l’ambiente, e Haynes che, invece, ha già toccato con mano l’atmosfera e i ritmi del campionato italiano. Il precedente di Supercoppa? Non dobbiamo né tenere né buttare niente, perché quella biancoverde è una squadra totalmente diversa. Hanno perso un giocatore importantissimo come Hackett che, grazie al suo talento, riusciva a dare una sterzata, in positivo, al loro gioco dando quella dose di imprevedibilità che riusciva a fare la differenza. La sola cosa su cui dovremo fare particolarmente attenzione saranno, visto le nostre caratteristiche, quelle situazioni in cui loro giocheranno con lunghi atipici, soprattutto con Ress, giocatore che può farci veramente molto male aprendosi dai nostri blocchi e portando i nostri lunghi fuori dalla linea dei tre punti”.

Marco Gandini