E’ arrivata l’Epifania che tutte le feste porta via. Presto anche il Varese tornerà al lavoro: lo farà il 9 gennaio ritrovandosi nel pomeriggio allo stadio. Nei giorni successivi si dividerà tra sedute al “Franco Ossola” e al Bosto con in vista il recupero contro il Novara fissato per domenica 19 gennaio alle 12.30 a Masnago. Chissà se per quella gara la squadra avrà già subito qualche mutameto. Difficile dirlo, il mercato si è aperto da pochi giorni e finora non c’è stato nulla di concreto se non i numerosi e vari interessamenti. Il calciatore più richiesto è  Lazaar, terzino sinistro classe 1993 che ben si adatta al ruolo di esterno di centrocampo. Su di lui ci sono Torino e Parma, il Varese sembrerebbe non volersene privare in questa fase di stagione, ma tutto dipenderà dal tipo di offerte che arriveranno. Altre richieste sono arrivate dalla Lega Pro (da Benevento e Lecce) per, rispettivamente Rea e Neto Pereira, ma la società non sembra intenzionata a privarsi di queste due pedine considerate fondamentali. Sul fronte uscite c’è sicuramente Calil che potrebbe andare alla Juve Stabia, fanalino di coda della classifica alla ricerca di una difficile salvezza che potrebbe prendere anche Lupoli. Partirà anche uno tra Momenté e Bjelanovic, entrambi hanno offerte e anche in questo caso si dovrà valutare la miglior soluzione per il Varese.
Sul fronte entrate il Varese è alla ricerca di un regista e di un esterno offensivo (resta calda la pista Di Roberto dal Cittadella). Il tecnico Gautieri ha fatto richieste particolari? “Io e il direttore sportivo ci confrontiamo quotidianamente – risponde l’allenatore -, se dobbiamo migliorare si migliora; se dobbiamo sfoltire, si sfoltisce. Abbiamo il direttore che lavora bene ed è giusto sia lui a parlarne”.
Il suo bilancio è positivo: “La squadra sta interpretado bene il 4-3-3 anche se deve capire ancora qualche meccanismo di gioco. Ha lavorato tanto e sono contento delle risposte avute in campo anche se mi è dispiaciuto per le due gare perse a Carpi e Brescia, per come abbiamo giocato meritavamo di più. Adesso abbiamo diversi giorni per lavorare e i margini di miglioramento sono ampi. La classifica? Abbiamo 27 punti con partita in meno e sfruttarla renderebbe il nostro cammino più tranquillo e in linea con le aspettative”.
Se il Varese non ha mai perso in casa, ha raccolto molto poco in trasferta vincendo solo una volta. L’obbiettivo del girone di ritorno è proprio quello di migliorare le prestazione esterne? “Indipendentemente da dove si gioca bisogna avere sempre una personalità importante – risponde Gautieri -. Giocare in casa o fuori non cambia nulla, è una questione di mentalità, con quella giusta questo gruppo può fare la differenza”.

Elisa Cascioli