La sosta natalizia dei campionati di C2 ci permette di fare un piccolo resoconto di questo girone d’andata, giunto ormai al termine, e di analizzare quanto visto in questi mesi nel girone C, in cui militano le formazioni varesine. Tra una fetta di panettone ed una di pandoro, alternati a cotechino e lenticchie, cercando di rimanere sobri, proviamo a “dare i numeri”, o per meglio dire “voti” alle formazioni, partendo, per non far torto a nessuno, dai piedi della classifica per poi salire, poco alla volta, la scala fino alla vetta (sperando di smaltire così qualche chilo messo durante le feste!).

Soul Basket Milano, Cornaredo Basket e Quartiere S. Ambrogio Mi, voto 6: due vittorie per le prime due e tre per la terza, ma cambia poco. Le abbiamo viste all’opera e potremmo usare le tipiche frasi tipo: “meritano di più”, “sono sfortunate”, “non capisco perchè siano in fondo alla classifica, visto il roster che hanno”… ; ma il risultato non cambierebbe, perchè in un girone tosto come questo, la fortuna bisogna conquistarsela. Spesso abbiamo sentito commenti e “suggerimenti” rivolti alle varie coppie arbitrali, ma se dietro a 10 o 11 sconfitte ci fosse davvero un piano diabolico messo in atto per “aiutare” gli altri, allora potremmo prendere questi ideatori e dargli in mano le sorti del mondo, perchè il piano è riuscito alla perfezione. Molto più semplicemente nelle occasioni che abbiamo avuto di vedere all’opera queste formazioni possiamo riassumere il loro campionato in poche righe: è vero, hanno delle buone squadre, e potrebbero essere più avanti con un pizzico in più di fortuna; ma è anche vero che in alcuni casi abbiamo visto interi periodi in cui il quintetto in questione non ha mai attaccato il canestro, limitandosi a tirare dall’arco. Tutti problemi risolvibili in vista del girone di ritorno, senza bisogno di chiedere ai presidenti acquisti del calibro di Parker o Ginobili, ma semplicemente giocando con più serenità e concentrazione.

Virtus Gambolò, voto 6,5: al contrario delle precedenti, la squadra di Valenti è partita male, ma poco alla volta sta trovando un proprio equilibrio. Troppo dipendente da Branca, primo in tutte le classifiche individuali del girone (al quale chiedono non solo di segnare, gestire, smistare assist, difendere e prendere rimbalzi, ma anche di pulire il parquet, gonfiare i palloni e spolverare le panchine), la squadra pavese ha comunque a livello individuale un buon potenziale anche in Loughlimi, Carnevale e Sala; se solo riuscissero a trovare un po’ di continuità, potrebbero diventare un vero osso duro per le grandi nel girone di ritorno, soprattutto per chi avrà la sfortuna di dover affrontare il viaggio nella nebbia pavese.

Ebro Basket Milano, voto 6/7: al contrario delle altre milanesi già citate, la formazione di Verde ha dimostrato più compattezza, perdendo, a volte anche pesantemente con le “grandi”, ma aggiudicandosi gli scontri salvezza anche in trasferta, ed assicurandosi una posizione abbastanza tranquilla in purgatorio, con vista “inferno”, in attesa del girone di ritorno. Al rientro dalle feste natalizie avrà a disposizione un interessante incontro casalingo contro Cerro, prima della trasferta finale a Cassano: due partite toste, dal risultato aperto, che potrebbero aggiungere alla classifica altri due punti importanti per giocare con più tranquillità; tutto dipenderà dalle abbuffate di queste feste, che come spesso accade, regalano agli appassionati un mese di gennaio da film horror con prestazioni paurose, alternate a vere e proprie giocate da nba: mai sottovalutare il potere del cotechino!

Basketball Gallarate, Pallacanestro Cerro Maggiore, voto 7: due cammini differenti, ma che hanno portato queste formazioni a condividere lo stesso gradino della classifica; Cerro più regolare, ha saputo sfruttare le partite alla sua portata, riuscendo anche a rispedire a casa a mani vuote corazzate come Cislago. Sfortunata nello scontro diretto con Gallarate, capitato nel bel mezzo della striscia positiva della formazione di Arosio, ha alzato bandiera bianca cedendo sotto i colpi di Arui e compagni. Per quanto riguarda i gallaratesi, possiamo parlare di un girone d’andata dai due volti: partiti con una serie di sconfitte inspiegabili, nel momento in cui finalmente si sono sbloccati, hanno invece fatto vere e proprie stragi sia in casa che in trasferta, balzando all’improvviso quasi in zona playoff. Il segreto di questo improvviso cambiamento, avvenuto senza cambi o aggiunte? Una motivazione particolare: la “dieta” del vice Andrea Tavian, costretto da una scommessa a percorrere a piedi la salita del Sacro Monte di Varese dopo ogni vittoria. E in caso di neve? Andrea è dotato di scarponi e giacca pesante, perchè una tradizione vincente non si cambia!

Casoratese, Sportlandia Tradate, voto 7,5: le due formazioni varesine ad inizio campionato erano date tra le favorite per i playoff; e se non fosse per le “sorprese” o le “conferme” di alcune tra le squadre che le precedono, sia Casorate che Tradate non potrebbero lamentarsi del proprio girone d’andata. Grampa da una parte e Ciardello dall’altra si sono rivelati fin da subito dei veri e propri leader in grado da soli di decidere il destino di certe partite; cos’è mancato allora per essere lassù in cima? Nel caso di Casorate riguardatevi il finale della partita contro il Bosto ed avrete la risposta (ma se volete un consiglio, non chiedete a loro come sia finita: potreste trasformarvi come per magia, in quel sacco da pugilato che spesso proponiamo di mettere all’interno degli spogliatoi); nel caso di Tradate, forse è mancata un po’ di continuità e convinzione all’interno di partite aperte, o semplicemente un po’ di precisione e calma nei momenti clou di certi incontri: in ogni caso, da entrambe le formazioni ci aspettiamo un girone di ritorno da protagoniste.

Bosto Varese, Aironi Robbio ed Opera Basket, voto 8: crollati nel mese di dicembre, i ragazzi di Frasisti hanno stupito tutti con un girone d’andata da vera e propria corazzata; l’arrivo di Paolino Lombardi a far girare personaggi del calibro di Frasisti e Santinon ha cambiato le sorti di una storica società varesina, che ultimamente aveva faticato più del previsto. Assieme a loro tutti hanno dato un buon contributo, mettendo in scena partite da applausi, che fino al mese di dicembre hanno incantato mezza provincia; poi con l’avvicinarsi delle feste, e con la carenza di corrente per via delle luminarie utilizzate per le strade, ecco un vero e proprio blackout, che ha tolto energia ai varesini portandoli ad incassare una serie di sconfitte inspiegabili. Diverse le strade percorse dagli Aironi e da Opera, che al contrario del Bosto, hanno avuto un girone d’andata più omogeneo, con qualche “incidente di percorso”, ma con molte ottime partite da rivedere al posto dei film storici in questo periodo di feste, e da cui prendere spunto in vista della ripresa del campionato.

Garbagnate e Cislago, voto 8,5: partite a tutta, hanno mantenuto la testa della classifica fino alle ultime giornate; ogni settimana, le “tre sorelle varesine” (Bosto, Cassano ed Arcisate) dopo aver giocato il proprio incontro, come prima preoccupazione avevano quella di sapere cos’avessero fatto queste due formazioni, e la risposta era sempre la stessa: “Hanno vinto!”. A togliere il primato a Parietti e compagni è stata la sconfitta subita a Cassano, mentre Garbagnate è caduta nella stessa trappola di Cerro, ed ha perso in casa contro la “Gallarate in versione on”: due piccoli episodi che ci possono stare all’interno di un girone come questo, e che non macchiano il percorso da applausi affrontato fino qui, che lascia ben sperare ora che siamo giunti al giro di boa.

Arcisate e Cassano Magnago, voto 9: sarebbe stato un 10 se non ci fossero stati gli scivoloni casalinghi con gli Aironi Robbio e con il Bosto, ma siete sempre in tempo a recuperare con un girone di ritorno perfetto. Scherzi a parte, cosa potremmo chiedere di più a queste due formazioni? Riguardando gli incontri di questi mesi, abbiamo una sola richiesta da fare a Vis e Crugnola: ci siamo esaltati seguendo le vostre partite, abbiamo applaudito ed urlato, siamo usciti soddisfatti dalle palestre vedendo le vostre prestazioni, ora che siamo arrivati alla fine della strada, siamo pronti a ripercorrerla per tornare indietro con tre sole piccole lettere nella testa, vogliamo il BIS!

Alessandra Conti