Chiude la carrellata di interviste di fine stagione dell’Abc Coelsanus Varese il lungo Fabrizio Mariani. “Cigno” esprime concetti interessanti sull’annata roburina, a cominciare dall’analisi di una stagione travagliata partita con un obiettivo, poi i playout sfiorati e due punti che mancavano per i playoff:
“Sinceramente nessuno si aspettava un’annata così, sopratutto all’inizio. Bisogna, però, prendere ciò che di buono abbiamo fatto, ovvero la salvezza in anticipo di una giornata. Questo perchè stagioni di questo tipo non si sa mai come vanno a finire e possiamo dire che siamo riusciti ad uscire da un periodo difficilissimo come le otto sconfitte consecutive. Lì eravamo veramente a terra. Siamo riusciti a venirne fuori stringendoci uno attorno all’altro”.
Dopo parecchi anni in A dilettanti come hai trovato la categoria inferiore? E com’è stato tornare a giocare tanti minuti?
“A livello personale non sono contento della mia stagione. Ho avuto anche dei problemi fisici come l’asma da sforzo che mi tormenta, ma non devono essere degli alibi. Ora voglio curarmi e mettermi in riga per la prossima stagione. Non c’è grandissima differenza tra le due categorie e nel mio ruolo ho dovuto cambiare il mi modo di interpretare le gare anche per questi piccoli problemi. Ad ogni modo, è stato un campionato disputato al di sotto delle mie possibilità. Se rimarrò a Varese vorrò riscattarmi perché qui sto benissimo e sono orgoglioso di vestire questa maglia”.
Affermazione un po’ particolare dato che l’estate scorsa il lungo del ’83 ha firmato un triennale con la società di via Marzorati. E’ stata un’annata negativa, ma come hai detto poc’anzi, siete stati bravi a chiuderla con la salvezza. Qual è stato il momento decisivo?
“Penso che quando sono arrivate le otto sconfitte consecutive quello era il momento clou. O andavamo nel baratro o venirne fuori dato che avevamo tutte le potenzialità per farlo. Con un po’ più di coesione, con una maggior presa di coscienza delle nostre possibilità siamo stati bravi a risalire la china. Guardando chi ci è rimasto davanti a fine stagione, viene il rimpianto perchè ritengo questa Robur più forte della sua posizione finale di classifica”

Matteo Gallo