La partita che nessuno voleva perdere. Varese per cullare fino alla fine il sogno di primato. Milano per vendicare il ko del Crespi e chiudere definitivamente la porta alla rincorsa feroce dei biancorossi. Equilibro, solo tanto equilibrio nei pronostici della vigilia. Come spesso capita in queste occasioni, le squadre lottano, giocano e rendono il faccia a faccia intenso e vibrante, alla fine però vince proprio quel dannato equilibrio. All’Aldo Levi i padroni di casa sembrano toccare il cielo con un dito prima della rimonta giallonera. 27-27 ilfinale dopo un match che ha fatto capire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la Union non è l’unica corazzata del girone 1.Succede tutto in un bellissimo pomeriggio a Varese.A Giubiano il pubblico delle grandi occasioni, in campo trenta leoni affamatideterminati ad azzannare l’avversario e prendersi con la forza lo scettro. Tra le fila varesine torna dal primo minuto Matteo Maccarelli dopo i guai fisici. I fratelli Salvalajo e i De Cecilia ad occupare la trequarti con Taverna, Broggi e De Martino a completare la batteria. Bobbato,  Contardi, Maccarelli, Cardozo e Lacchè dietro i colossi di prima linea Maletti, Gulisano e Bosoni. Partita subito intensa. Varese deve subito  inseguire quando Milano trova il primo vantaggio al 3’ di gioco sfruttando un errore difensivo. I padroni di casa non ci stanno e lo strapotere fisico mostrato in campionato si concretizza cinque minuti più tardi con l’ennesima marcatura di Bobbato che annichilisce la linea difensiva milanese. Un gioco da ragazzi la trasformazione di De Martino. La partita rimane vivace e sulla sottile linea dell’imprevedibilità. Al 17’ Varese è costretta all’inferiorità numerica per il giallo a Cardozo. Poco male perché la Union non sa pungere. Con il cronometro che segna il minuto 36 Varese sospira. Gli occhi increduli ammirano la prodezza. Protagonista De Martino. Il coniglio dal cilindro è una parabola che taglie le gambe agli ospiti. Drop perfetto e ovale che fa ciao ciao ai pali consentendo a Varese di allungare il vantaggio sul +5. A pochi secondi dal fischio finale di prima frazione però, Spangaro converte in tre punti un calcio piazzato tenendo i suoi a contatto. Fischia Versaci, Varese avanti di due all’intervallo. Come nel primo tempo, Milano parte subito forte mettendo nuovamente il naso avanti con la seconda meta non trasformata della partita. 10-13. Varese ci crede, ci crede il pubblico e anche De Martino che impatta con un piazzato al 46’. Passano tre minuti e il campo di Giubiano si trasforma nel rettilineo di Monza. Dopo un gioco al piede varesino, la Union è superficiale nella gestione dell’ovale. Su un passaggio telefonato esce daiblocchi Broggi. Marcia scalata. Il rombo di panchina e spalti accompagna la sua progressione mostruosa. Braccia al cielo e rettilineo tagliato in mezzo ai pali per il boato del Levi. De Martino trasforma e Varese che si trascina sul 20-13. Milano si innervosisce subendo il primo giallo del match al 52’. Il tempo di riprendere confidenza con la partita e Varese passa ancora. Questa volta la spinta offensiva di De Cecilia e compagni è premiata dal nervosismo avversario che cade nella trappola dell’irregolarità regalando ai padroni di casa il massimo vantaggio con la meta tecnica, completata ancora una volta dal piedino di Dema. Milano è in palla, altro giallo al 64’, poi la svolta. Passano quattro minuti e arriva la terza meta, questa volta trasformata, che accorcia la forbice  a sette punti. Partita nervosa, altro cartellino per gli ospiti al 70’.La squadra di Pella e Galante è costretta a sua volta alla doppia inferiorità numerica per i gialli a Lorenzo DeCecilia e al capitano Roberto. Il finale amaro è servito a Varese al 88’ quando Milano concretizza il massimo sforzo nella metà campo di casa con la quarta marcatura che vale il 27 pari e il bonus offensivo. A tempo praticamente scaduto De Martino ha la chance di far esplodere il Levi con l’ultimo piazzato del match. L’ovale questa volta non ne vuole sapere di entrare e al fischio finale rimane solo tanto rammarico. Varese eroica che allunga la striscia di imbattibilità a dieci giornate. Gongola Milano che allunga beffardamente sul +7 grazie proprio all’ultima meta cementando di fatto il primo posto a quattro partite dal termine del torneo.

Succede un po’ di tutto nelle altre partite. Capita ad esempio che a Voghera i padroni di casa, increduli, riescano a fermare la Relfex Tradate di Bianchi e Candilora sul calcistico 3-3. Incredibile come il tabellone segnasse al termine del primo tempo uno strambo 0-0. Pazzesco se si pensa che dopo il 3-0 di Clerici i padroni di casa dopo aver impattato sul 3-3, hanno addirittura sfiorato il colpo grosso fallendo però un paio di piazzati. Il palo e una difesa arcigna salvano Tradate dalla capitolazione. Torna a far punti in bello stile Valcuvia che espugna il Comunale di Cernusco 26-12. La squadra di Cattaneo e Rossi si prende la partita e i quattro punti nella ripresa dopo un primo tempo caparbio dei padroni di casa chiuso avanti 8-6 grazie alla meta di Scotti e a un piazzato di Alberto Rossi. Nel secondo tempo gli Unni la chiudono con le mete di Rossi e Vincenzo Fiorino lasciando a Cernusco solo la consolazione per due piazzati realizzati. Peccato per il punticino bonus che avrebbe ridotto maggiormente il gap con il sesto posto di Malpensa, ma si può comunque sorridere per il ritorno al successo e la buona prestazione offerta dal gruppo in trasferta. Costretta a guardarsi le spalle dunque Malpensa che a Gallarate gioca bene ma deve arrendersi alla forza di Rozzano che passa 27-5. Nel primo tempo l’unica meta delle Fenici firmata da Altomare. I Chicken, devastanti in prima linea, chiudono con un confortante 15-5 i primi 40’. Nel secondo tempo Malpensa prova a rimanere in partita. I milanesi faticano le proverbiali sette camice per marcare la meta del bonus. Ci riescono solo nel finale concretizzando il gioco offensivo e strappando i cinque punti. Bene i padroni di casa di Giorgio Moro che confermano i progressi delle ultime settimane e proveranno a blindare la sesta piazza fino all’ultima giornata.

Nel campionato amatoriale giornata storica per i Rosafanti di Cassani e Bettinelli. Al campo Sant’Anna di Cassano Magnago arrivava l’Oleggio nello scontro decisivo per accedere alla seconda griglia di playoff. Davanti ad un pubblico da applausi, capitan Zaupa e compagni immortalano un pomeriggio da incorniciare battendo 24-10 i piemontesi e conquistando la post season grazie ad un finale di campionato pazzesco. I padroni di casa partono subito forte provando con il gioco a chiudere nella propria metà campo l’Oleggio. Gli ospiti però sono cinici trovando il primo vantaggio del match con una meta non trasformata. I Rosafantifalliscono un piazzato con Bonini e sembrano capitolare sul ribaltamento di fronte con la meta dell’ex DeCapitani (uno dei fondatori della società rosanero) che si fa cinquanta metri di campo prima di depositare l’ovale in zona utile. I pali sembrano stregati da una parte e dall’altra. Oleggio avanti 10-0. I Rosafanti non accusano il colpo e da grande squadra reagiscono con veemenza trovando la meta di Bonini che però ancora una volta fallisce la trasformazione. All’intervallo Oleggio avanti di 5. Nella ripresa i padroni di casa si prendono la gloria. Banfi trova la via della meta regalando un sussulto ai tifosi. Rosafanti bene nel gioco alla mano, Oleggio alle corde e vicino al ko tecnico almeno in un paio di occasioni. Poi ci pensa Biafora a ribaltare definitivamente il punteggio, sfruttando a dovere il suo passo per aprire in due la difesa avversaria. Bonini questa volta non sbaglia il calcio e Rosafanti che toccano il primo e massimo vantaggio del match. I piemontesi cercano di rimettersi in corsa ma la stagione dei padroni di casa è riassunta nella corsa del capitano Zaupa. Ovale recuperato nella propria metà campo, corsa infinita, la fatica si sente o forse no. Il traguardo è li a pochi metri. Dolcissimo come l’abbraccio dei compagni. Bonini trasforma e al fischio finale è tripudio dei circa cento spettatori presenti al Sant’Anna per l’obiettivo playoff centrato con pieno merito. Rosafanti terzi e pronti a giocarsi lo scontro diretto del prossimo 4 maggio con la quarta del girone emiliano. Domenica prossima l’ultima giornata in casa della Stella Rossa Milano.

Formazione Rosafanti: Boni (Banfi S.), Macchi, Arleo, Giaretta (Verga), De Bernardi, Banfi P., Lorenzi, (Cumbo), Bollini (Biafora), Di Gaetano (Lamberto), Bonini, Cavallaro (Cutrupi), Zaupa (Merlin), Valbonesi, Colombo (Tenconi), Cammarata. N.E: Di Marco, Binaghi. All. Cassani e Bettinelli.