Campionato fermo per i giocatori della Cimberio Varese che domenica assisteranno comodi dalla propria poltrona di casa la gara spettacolo più attesa dell’anno: l’All Star Game che vedrà tra i protagonisti della formazione azzurra anche i “varesini” Achille Polonara ed Andrea De Nicolao.
Ultima pausa della stagione prima di un rush finale da urlo che la squadra biancorossa non vuole fallire.
“Ovviamente penso solo alla prossima partita -la risposta di Stefano Bizzozi-. Le altre sono capitoli diversi ancora impossibili da valutare. Bologna sta facendo molto bene; quest’anno ha vinto su campi molto difficili come quelli di Brindisi ed Avellino. Anche per questo la sola cosa da fare è concentrarsi sulla gara di sabato prossimo, sperando di stare bene, di riuscire ad allenarsi meglio e di proseguire nel nostro obiettivo, che è quello di accrescere il livello di gioco sia in attacco che in difesa”.
A proposito di allenamenti, questa settimana è stata sciagurata.
“È stata decisamente anomala. Oltre all’assenza di Polonara e De Nicolao, impegnati con la Nazionale italiana, siamo stati vittime di alcuni fastidiosi acciacchi che non ci hanno permesso di allenarci a dovere. Mi riferisco a Banks ed Ere, che in occasione dell’amichevole contro Casalpusterlengo hanno svolto solo un tempo; oppure Linton Johnson che invece, il test, nemmeno ha potuto giocarlo per via del solito problema alla caviglia. Queste cose non ti permettono di svolgere sedute ‘di progetto’; semmai si tratta di allenamenti volti al mantenimento di uno stato di forma accettabile”.
Proprio contro Casalpusterlengo, grande spazio ha avuto Terrell Stoglin.
“Il suo inserimento procede molto bene. Ovviamente, mancando moltissimi giocatori, sta perfezionando maggiormente l’aspetto che riguarda il livello di gioco che è in fase di adattamento con quelle che sono le nostre caratteristiche. Nell’amichevole di ieri ha fatto vedere ottime qualità sulla falsa riga dell’esordio contro Caserta prima di fermarsi per un lieve problema al piede che, comunque, non preoccupa”.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)