“Una roba del genere non mi era mai capitata, né da allenatore, ma nemmeno da calciatore”. Stefano Sottili si riferisce all’incredibile numero di infortuni che hanno pesantemente condizionato la gara del Varese, persa di misura 1-0 col Bari. “Pretendere di più, avendo fatto tre cambi per infortunio (Oduamdi sostituito con Neto a sua volta rilevato da Damonte, e Zecchin uscito per un colpo alla schiena ndr) e poi giocando alla fine con due giocatori acciaccati (Calil e Di Roberto ndr), era complicato” aggiunde il tecnico. “E’ vero che nella prima parte della gara – prosegue -, soprattutto nella fase di non possesso, abbiamo fatto qualche errore di troppo, ma non mi sembra che il Bari abbia fatto molto più di noi. Purtroppo abbiamo fatto gol su palla inattiva, un dato che è diventato una dei peggiori da quando sono arrivato”.
Perchè giocarsi il cambio di Neto? “Era a posto, lui stesso mi aveva confermato che stava bene e dopo 5′ di gioco ha avuto un riacutizzarsi del fastidio alla coscia. Calil invece ha avuto un problema al flessore, Di Roberto ha chiuso con una distorsione alla caviglia. In tutto questo ci abbiamo messo cuore e voglia”.
Se Sottili se la prende con gli infortuni, Bressan e Trevisan recriminano l’arbitraggio. “Non è stata una giornata positiva per il direttore di gara. Ha iniziato subito male, dopo che abbiamo vinto il testa o croce voleva darci sia campo che palla. L’angolo dal quale è nato il gol non c’era, un nostro difensore ha colpito il pallone prendendo poi uno di loro. Ma a parte questo errore, era impossibile dialogare, non mi era mai capitato di essere guardato così da un arbitro. Non si poteva dire niente. Ho subito un fallo dopo 4’ con l’avversario che ha colpito in testa me ed Ely e aveva dato il vantaggio; ho chiamato i massaggiatori e non vi dico cosa ha detto. Fa parte del calcio, andiamo avanti”.
Sul gol preso sul secondo palo, il portiere commenta: “Ultimamente ci è capitato, ma io apprezzerei la giocata di Defendi. In campo ci sono anche gli altri che provano e studiano, poi è ovvio che c’è da migliorare. Il mister sa bene come gestire la cosa. Siamo a fine campionato, le partite iniziano ad essere tante e ravvicinate, faceva caldo, abbiamo preso le botte, ci è andato tutto storto”.
“Noi potevamo fare meglio, la partita è stata un po’ segnata dagli infortuni – commenta Trevisan -. Noi siamo dei calciatori e quando commettiamo degli errori in fase tattica li analizziamo con il nostro allenatore, spero che facciano lo stesso gli arbitri. L’angolo non esisteva e in più c’è stato negato un rigore clamoroso. Un fallo di mano con il braccio a mezzo metro dal corpo.  Da quando sono arrivato io ne sono capitate diverse di giornate storte a causa degli arbitri. L’impegno lo abbiamo messo, anche solo un punto muoveva un po’ la classfica. Vincevi oggi e affrontavi la partita di Crotone con uno spirito diverso. Non vediamo l’ora che arrivi giovedì per riscattarci”.
Umore opposto, nonostante il fallimento della società, sul fronte barese. “Non era facile venire a giocare qui – dice il tecnico del Bari, Roberto Alberti –. Siamo stati bravi a subire poco la loro fase offensiva; il Varese è una delle squadre che gioca meglio. La giornata ea calda e il terreno non permetteva di giocare palla a terra. Abbiamo dovuto soffrire fino alla fine. La nostra partita si gioca da due parti, una in campo e una in tribunale, noi la nostra parte la stiamo facendo. Bari ha grandissima tifoseria che va rispettata”.

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Elisa Cascioli