Ogni volta che segna si inginocchia, prende una
freccia dalla faretra e la scocca verso Jennifer. Lui
è Pietro Tripoli, lei è la sua fidanzata da un anno
e mezzo. “Mi segue sempre -dice sorridendo l'esterno
biancorosso- Le piace vedere le partite dalla
curva nord e fortunatamente le due reti che ho
realizzato le ho fatte proprio la sotto”.
Tripoli quante frecce ci sono ancora al suo arco?
“Spero tante. Di occasioni ne ho avute parecchie,
ma non sempre sono riuscito a sfruttarle.
Sotto porta devo ancora migliorare”.
Dovrebbe dire a suo fratello di venire un po'
più spesso allo stadio.
“Eh già. Ogni volta che Davide viene allo stadio,
mi vede segnare. Gli farò un contratto da tifoso e
lo terrò con me a casa. Naturalmente gli ho già
detto che in caso di playoff dovrà essere sempre
presente”.
Cosa si prova a realizzare un gol sotto i proprio
tifosi?
“È una bellissima soddisfazione, ma l'importante
è farlo; quando vedi il pallone che si infila in
rete provi una sensazione fantastica”.
La sua prima rete in Serie B l'ha realizzata
contro il Sassuolo, il prossimo avversario del
Varese.
“Se sabato giocherò spero di bissare il gol…”
A sette giornate dalla fine e con la salvezza in
tasca, che aria si respira nello spogliatoio?
“Di certo siamo un po' più tranquilli, ma non vogliamo
rilassarci. Dobbiamo continuare ad allenarci
come abbiamo sempre fatto e cercare di
raggiungere il traguardo playoff”.
Questa stagione, per come stanno andando le
cose, non le ricorda un po' quella passata?
“In parte si. Anche l'anno scorso eravamo partiti
con l'obiettivo di ottenere una salvezza tranquilla
e poi ci siamo ritrovati stabilmente nella parte alta
della classifica. Certo, c'è da dire che quest'anno
il campionato è più duro, ci sono più partite da
giocare e stiamo lottando per qualcosa che fino a
quattro/cinque anni fa era impensabile”.
Difficilmente dimenticherà questo periodo in
maglia biancorossa.
“Quello che abbiamo fatto in queste tre stagioni
è stato fantastico. Siamo un gruppo unito, che si
diverte dentro e fuori dal campo. E poi non dimentichiamoci
del mister che, oltre ad essere un
allenatore fantastico, è un gran motivatore e ci fa
anche divertire nello spogliatoio”.
Parliamo di lei. Giovanili prima a Bagheria
poi a Palermo. Cosa ricorda di quegli anni?
“Nel Bagheria ho giocato fino agli allievi, poi
sono passato al Palermo, dove sono arrivato fino
alla Primavera collezionando anche qualche
presenza in Coppa Italia. Li ho avuto la fortuna
di allenarmi con campioni come Toni, Corini,
Grosso e Zauri”.
E dopo le giovanili?
“Un anno alla Sambenedettese, nella vecchia C1
(stagione 2006/07), e poi il trasferimento qui a
Varese”.
Fare il calciatore è sempre stato il suo sogno?
“Si, sin da bambino. Andavo in curva a vedere il
Palermo quando era in C1 e mi dicevo sempre
che se mi allenavo con continuità avrei potuto
giocare anch'io nei campionati professionistici”.
Abbiamo già detto che è fidanzato…
“Si, da un anno e mezzo con Jennifer. L'ho conosciuta
qui a Varese e mi trovo benissimo con lei e
anche con la sua famiglia: i suoi genitori mi trattano
come un figlio”.
Dei suoi compagni cosa ci dice?
“Ho un rapporto fantastico con tutti. Siamo molto
uniti e questo è uno dei fattori che ci ha permesso
di fare bene in questi anni”.
Nel tempo libero cosa fa?
“Mi piace andare al cinema, con gli amici o con
la fidanzata. Ascolto anche tanta musica, soprattutto
Vasco”.
Playstation?
“Ah quella l'ho mollata da un bel pezzo. Ce l'ho a
casa, ma non la uso più. Quelle poche volte che la
accendo gioco a Fifa col Varese. dovreste vedere
come faccio volare Tripoli sulla
fascia (ride ndr)”.
Ha un profilo di Facebook?
“Si e già che ci sono colgo l'occasione per ringraziare
tutti i tifosi che quotidianamente mi
scrivono e mi fanno i complimenti”.
Dove si vede tra un paio d'anni?
“Spero qui a Varese. Dopo aver vinto due campionati
vorrei continuare a far bene qui e, magari,
indossare la fascia da capitano: è un traguardo
che vorrei raggiungere presto”.
Chiuda gli occhi e si immagini su un campo da
basket…
“Ah col basket non ci siamo, non sono proprio portato.
Piuttosto mi vedo come giocatore di pallavolo”.
Ha le ultime righe di questa intervista per dire
quello che vuole.
“Vorrei solo salutare e ringraziare i tifosi del Varese
per il sostegno che ci danno. Sono
STUDIO MULAS s.a.s. fantastici”.