Paga a caro prezzo l’assetto naniforme la Coelsanus che si presenta a Rimini senza Mariani e con Lenotti in panchina, ma non utilizzato. Nettissima la differenza a rimbalzo tra le due formazioni con Rimini che arpiona ben 25 rimbalzi in più dei varesini di cui ben 14 offensivi a fronte dei soli 19 rimbalzi globali della Coelsanus. A nulla è valsa la prova comunque gagliarda a livello offensivo degli unici due lunghi a disposizione di Pagani anche se capitan Martino Rovera è più da considerare un atipico che un lungo. 42 punti in coppia per Martino e Matteucci con 7/12 dal campo per il primo e ben 4 recuperi per il secondo. Troppa la sofferenza fisica, ma anche troppe le prove sbilenche per i gialloblu che in questo assetto di emergenza avrebbero avuto bisogno del 110% da ogni effettivo in campo per uscire vincitori dal Flaminio.
Dopo una iniziale fase di studio che coincide con l’8-6 a firma di Matteucci al 4′, Rimini dà il primo strappo alla gara piazzando un parziale di 9-1 che consegna ai padroni di casa il primo vantaggio sostanzioso: 17-7 al 6′ con un canestro di Bosio. Rimini non molla la presa e con un guizzo di Silvestrini allo scadere del quarto chiude sul +12: 23-11. La Robur ha la forza di reagire e trainata dall’asse Matteucci-Martino Rovera risale fino al -5 del 22′: 23-18. gara riaperta? Purtroppo no perchè i gialloblu si pianto sul 26-21 effettuando scelte sbagliate in attacco mentre Rimini è chirurgica e costruisce un altro parziale di 10-0 con cui ristabilisce le distanze sul 36-21 realizzato dal lungo Marengo al 15′. I gialloblu non mollano e reagiscono benissimo al time out di coach Pagani: nuovo contro parziale di 0-11 con Filippo Rovera che riapre nuovamente la gara sul 36-32 del 18′. Ancora una volta, però, l’elastico si allunga e Rimini trova una tripla pesantissima sulla sirena del 20′ da parte del ficcante Moreno per un +9 che punisce la Coelsanus. Nonostante le molte palle perse, Rimini è brava a gestire l’ennesimo tentativo di rientrare della Robur che si ferma due volte sul -7: 53-46 al 25′ e 63-56 sul finire del terzo periodo. Dopo di che la stanchezza e i tanti secondi tiri a disposizione dei Crabs permettono a Rimini di controllare in scioltezza il match toccando due volte il +16. Per la Robur un altro boccone amaro: domenica si viaggia nuovamente sul campo della rinfrancata Lugo.
Matteo Gallo