Penultima giornata del girone 1 di serie C lombarda senza grosse sorprese. I pronostici della vigilia non hanno subito ribaltoni clamorosi ne tantomeno risultati a sorpresa confermando in toto le sensazioni della vigilia. Eppure l’andamento delle quattro varesine tra sabato e domenica ha confermato una volta di più che il carattere di Tradate, Malpensa e Valcuvia su tutti, ha saputo rendere questa stagione positiva e costruttiva sotto molti aspetti. Nella serata di sabato la Reflex Tradate ha ospitato all’Uslenghi i Chicken Rozzano, quarta forza del torneo, squadra esperta e quadrata che nel corso del campionato ha sempre saputo trarre massimo vantaggio dalle imperfezioni tattiche e caratteriali dell’avversario. Nonostante il divario in classifica tra le due squadre, i muccaleoni, come all’andata, hanno saputo tenere sul filo dell’equilibrio un faccia a faccia che i milanesi ricorderanno come i più complicati dell’anno. Come nella prima sfida la sensazione è che i padroni di casa avrebbero meritato qualcosa in più in termini di risultato. Questa volta non è bastato l’ottimo atteggiamento del primo tempo e le mete segnate da Cherchi e Bianchi per regalare una bella gioia ai propri tifosi e a tutto l’ambiente tradatese. Fatto sta che nonostante una squadra limitata nei numeri per qualche infortunio e qualche assenza nei ruoli chiave, la Reflex è riuscita a concedere appena 29 punti, dimostrando come con la Union sette giorni prima che la personalità e la determinazione sono qualità che, dopo qualche passaggio a vuoto, sono prepotentemente tornate a fotografare lo spirito della squadra di Bianchi e Candilora.

Pomeriggio di festa all’Aldo Levi con Varese capace di imporre il maggior tasso tecnico e qualitativo sui cadetti del Cernusco. I milanesi questa volta non sono riusciti a ripetere le buone prove offerte nel girone di ritorno, sbattendo pieno volto contro la macchina da guerra brevettata, messa a punto e mandata in campo dal binomio Pella-Galante. Uno schiacciasassi che non fa sconti a nessuno, perché in ballo c’è ancora un secondo posto tutto da conquistare a ottanta minuti dal fischio finale della stagione regolare. I padroni di casa fanno un sol boccone di un avversario sicuramente cosciente della forza di Varese, ma evidentemente scosso e intimorito dall’avvio di match di capitan De Cecilia e compagni. Al 2’ Guzzetti è già in meta dopo il sempre eccellente lavoro in touche di Varese e la solita decisiva spinta del “carrettino”. Il primo tempo vive di poche fasi a vuoto con il pubblico a spingere i ragazzi verso una vittoria record. Nessuno si fa pregare specialmente Francesco Gallo, volto determinante di giornata con la bellezza di tre mete in 40’. E’ lui che al 7’ consente a Varese di allungare sul 14-0 grazie anche al due su due di De Martino. E’ suo lo squillo che regala a Varese il 33-0 dopo appena 25’ di gioco, letale come sempre De Martino alla trasformazione. E’ ancora sua la meta che al 40’ chiude virtualmente i giochi per il tremendo 52-0 con cui le squadre, o meglio Varese, va al riposo. Nel mezzo fanno baldoria un po’ tutti, dal capitano Roberto, da Broggi a Lorenzo De Cecilia fino a Contardi, quest’ultimo forse uno degli eroi meno celebrati di questa cavalcata trionfale di Varese. La ripresa regala ancora spettacolo con Maccarelli che ne fa due in 17 minuti, raddoppiando dopo la personale marcatura di Marcello Salvalajo al 64’. Piazza trasforma la seconda di Matteo al 67’ poi il cronometro si ferma quando Pellegrini trova la via per aggiungere il proprio nome nel tabellino. Minuto 75′. Sull’ovale per i due punti va Andrea Minidio (nella foto a destra). Simbolo in campo, ragazzo straordinario fuori, nonché primo grande tifoso di Varese con cui gioca l’ultima partita. Peccato che non arrivi la trasformazione ma il boato e i cori a fine partita per lui che saluta a modo suo, divertendo e divertendosi, rimarrà per sempre nei cuori di chi vede al di là del terreno di gioco, ma vive questo sport con la passione e la voglia di creare sempre e comunque un gruppo senza precedenti. La cronaca della partita regala ancora qualche brivido con il sussulto di Cernusco che onora la trasferta con la meta di Giacomo Brambilla. Poi ancora Varese che nell’arco di due minuti ne fa altre due con Tullio Lacchè e Lahwaidi, gente silenziosa che ha saputo dare un contributo assordante in ogni momento della stagione. Finisce 86-5. Termina nell’abbraccio del Levi che regala emozioni forti alla squadra con un tifo costante e caloroso. Termina numeri alla mano, con cinque punti fondamentali per rafforzare o quantomeno preservare fino alla fine il secondo posto alle spalle della Union.

Sconfitte anche per Malpensa e Valcuvia. In lotta per la sesta piazza, in un testa a testa utile a delineare la classifica nella classifica delle varesine, Fenici e Unni come Tradate, giocano a viso aperto, lottando e dimostrando che il cuore, che non sempre vince, può comunque regalare sorrisi e ottimismo. Al Crespi la squadra di Moro era chiamata ad un’impresa impossibile. L’avvio della capolista Union è da griglia di partenza di formula uno. Scatto fulminante, marcie scalate a più non posso e solco decisivo immediatamente scavato. Malpensa trova un paio di buoni piazzati e un palo di Cassia in un primo tempo in cui almeno la testa e la voglia di starci per ottanta minuti non è mancata. Il secondo tempo il sacrificio tattico è stato premiato con appena 14 punti concessi e una difesa che ha saputo limitare le scorribande offensive dei padroni di casa. 52-6 il finale, sconfitta onorevole e partita onorata con grande carattere e professionalità da tutti. Il risultato conta relativamente perché non erano queste le partite da vincere ad inizio stagione. La crescita nella seconda parte di stagione però va sottolineata cosi come le basi solide e un settore giovanile pronto a supportare una prima squadra che potrà solo trarre beneficio dal lavoro societario. Al Comunale Valcuvia ospitava il lanciatissimo Cus Pavia. Le motivazioni completamente a favore degli ospiti, non hanno però limitato la buona prova della squadra di Cattaneo e Rossi che per 50’ è riuscita a rimanere in scia grazie alla meta di Alberto Rossi e ad una bella meta di mischia. Solo nel finale Pavia è riuscita ad avere la meglio di un quindici in campo con l’atteggiamento giusto. Come per Tradate la sensazione è che in qualche uscita gli Unni non abbiano raccolto sempre quanto meritato per qualità di gioco. 12-48 al fischio dell’arbitro Nicastro e un sesto posto che passa adesso dalla partita di sabato sera a Tradate. Con Malpensa impegnata nel derby con Varese, pensare di fare uno scherzetto ai muccaleoni e nel contempo tagliare il traguardo davanti alle Fenici sembra abbastanza per attendersi un ultimo week end di spettacolo assoluto.

 

Giuseppe Lippiello
(foto di Marta Abbiati)