laurenza bettinelliIl Varese ai varesini. Per salvare la squadra è stato chiamato Stefano Bettinelli, ex vice di Carmignani, Sannino e Maran e tecnico della Primavera biancorossa nella scorsa stagione. L’allenatore non ancora “patentato” sarà affiancato da Mario Belluzzo che da due anni a questa parte ha svolto il compito di coordinatore del Settore Giovanile.
La “nuova” coppia ha condotto oggi il primo allenamento nel pomeriggio allo stadio, poi si è “presentata” alla stampa presso la sede del Varese accanto al presidente Laurenza e al direttore sportivo Ambrosetti.

A rompere il ghiaccio è stato il d.g. Enzo Montemurro che ha risposto al quotidiano La Provincia di Varese che ha chiesto esplicitamente  le sue dimissioni: “Non voglio replicare alle cose lette sul giornale – le sue parole –; dico solo che mi prendo tutte le responsabilità e tutte le colpe di questa annata. Ho diviso i meriti con gli altri quando le cose andavano bene. Ho i co…oni e non mollo. Sono convintissimo che noi ci salviamo e a fine campionato tirerò le mie conclusioni insieme al mio presidente. Non lascio la barca in acque agitate, ma arrivo fino al porto”.

Il d.g. non lascia spazio alla replica e lascia la sala conferenze. Le attenzioni si spostano allora sui “nuovi” mister. “Fatemi voi le domande – dice Bettinelli ai giornalisti –, sono un uomo di campo e di poche parole. La luce della Serie B non si è ancora spenta. I miracoli non li fa nessuno. Pensiamo a lavorare tanto e sodo. Raccoglieremo i frutti che ci meritiamo. Lavorerò su tutto. Non si vince solo con la testa né solo con le gambe”.

laurenza bettinelli belluzzo ambrosettiA Masnago si sono rivisti torello e possesso palla: “Ogni allenatore ha una metodologia propria. Secondo me fare possesso palla è il miglior modo per non prendere gol. I risultati mi daranno ragione”. Il modulo? Inutile chiederlo: sarà un 4-4-2. “Chi mi conosce si dà la risposta da solo”.
Bettinelli ha assistito a molte partite del Varese. “Cosa non mi piaceva? Vedevo un Varese che non era mai attore principale del film. A me piacciono le squadre che vogliono essere protagoniste, che fanno la partita. Se si vuole vincere non ci deve essere paura di perdere”.

Conoscere l’ambiente, vivere a Varese è un vantaggio in più: “Il sogno di ogni allenatore è di allenare la squadra della propria città e Varese rappresenta anche la mia vita, la mia crescita come uomo. Era il sogno della mia vita; sono sempre stato fortunato”.
Come si sente alla sua prima esperienza in Serie B? “Sono pronto. Ho accumulato esperienze con Sannino e Maran. Secondo me l’allenatore completo ha l’umanità di Carmignani, la grinta di Sannino e la pragmaticità di Maran. Se solo avrò in parte queste caratteristiche sarò un buon allenatore. Castori, Maran, Maraner, Sannino: sono rimasto in contatto con tutti e ogni tanto ci sentiamo. Sono nati dei bei rapporti dal rispetto dei ruoli che io e loro abbiamo avuto”.

‘È tutto scritto’ e ‘i minatori che scavano per vedere la luce’ sono i motti lanciati da Sannino. “Li condivido – dice Bettinelli che aggiunge –: dentro un minatore, un salumiere, un giornalista c’è un uomo. Non conta quello che fa, ma ciò che è. Ho basato il lavoro su questo e sarà così per i prossimi 15 giorni. Conoscere già lo spogliatoio farà la differenza. Ho un’idea chiara dell’ambiente. Conosco tutti e questo è un vantaggio. Sono soddisfatto dell’allenamento di oggi. Ho visto un atteggiamento di grande disponibilità. Gli occhi dei ragazzi mi hanno comunicato che sono pronti a fare battaglia. Non ho paura di niente e di nessuno. Ho dormito anche ieri, dormirò anche stasera”.

Nel caso di salvezza cosa ha promesso la società? “Ho accettato l’incarico fino alla fine di questa stagione – risponde Bettinelli –. Vivo il presente, voglio vivere questa situazione importante senza legarla a nessuna altra cosa. Per il futuro c’è tempo. Rischiamo di essere deconcentrati. Non mi è stato proposto, non l’ho chiesto e neanche mi interessa”.

Mario Belluzzo racconta il suo “ritorno” sulla panchina della prima squadra: “La società mi ha chiamato sabato sera e mi ha chiesto una mano. Ho deciso di accettare sebbene siano due anni che non alleno. Avevo un ruolo diverso in società. Bettinelli? Lo conosco bene. Lo scorso anno ho seguito i suoi allenamenti e quasi tutte le partite della sua primavera e so quali sono le sue qualità. L’allenatore è lui. Dietro di me ci sono 300 ragazzi del Settore Giovanile che con gli occhi ci dicono: ‘Salvatevi!’. Non possiamo deluderli”.

“Ringrazio mister sottili e il suo staff – dice il direttore sportivo -. La scelta è ricaduta su Bettinelli perché è unico. La classifica la conoscete bene. Belluzzo mi conosce da quando ero adolescente. Sono le persone adatte perché conoscono l’ambiente. Sono di Varese ed è un valore molto importante”.

 

Elisa Cascioli