Se non fosse per l’abituale riservatezza vavassoriana, ci sarebbe da preoccuparsi. A due settimane abbondanti dal termine del campionato e ad una quarantina di giorni dalla scadenza del 30 giugno, il futuro della Pro Patria è ancora nelle mani del destino. O, meglio, in quelle del patron la cui posizione rimane, a lume di naso, quella espressa nel post-partita dell’epilogo stagionale con l’Alto Adige.

vavassoriCerchiamo di mettere un po’ d’ordine. Per bocca dello stesso Vavassori sarebbe in atto “una trattativa e mezza per il passaggio di proprietà”. Come dire che, rispetto a quanto necessario, c’è pure una metà che avanza. Sorvolando però sulla frazione, resta la ciccia dell’unica reale ancora di salvezza che vanterebbe tra le sue fila “un ex giocatore di Serie A”. Ago nel pagliaio o depistaggio? Più la prima della seconda, anche se il sorriso sfoderato dal numero uno tigrotto nel pronunciare la frase di cui sopra lascia aperto ogni fronte. Un comunicato apparso qualche giono fa sul sito societario (a proposito, curiosamente svuotato di ogni precedente contenuto), smentiva categoricamente qualsiasi altra pista costringendo tifosi ed analisti a brancolare nel buio. Già perchè sulla riva del fiume siederebbe una variegata compagnia di pretendenti accomunati dalla beata speranza che l’inesorabile trascorrere delle settimane possa ridurre le pretese del patron. Ma, a occhio e croce, visto l’esito della vicenda Golda Perini, la sensazione è che questa speranza, semmai ci fosse, è destinata a rimanere tale.

Come andrà a finire? Detto che il ritardo nella cessione della Pro Patria riduce anche la possibilità di un trasferimento armi e bagagli altrove, per coerenza (ma anche per convinzione), restiamo dell’idea che da qui a non molto Vavassori comunicherà il passaggio di consegne con modalità che potrebbero anche prevedere una sua partecipazione in qualità di sponsor.
Nel frattempo, la piazza prova ad esorcizzare le inquietudini dell’incerto orizzonte, mettendo in scena al “Gambini” di Olgiate Olona la quarta edizione del “Memorial Daghidaponta”, ruspante torneo destinato a tifosi ed ex tigrotti di ogni età che culminerà nella chiusura di giovedì 29 maggio. Come in una seduta spiritica, per conoscere il futuro, bisogna evocare il passato.

Giovanni Castiglioni